Rijkaard chiama Baptista «Ma io sto bene qui»

13/08/2010 alle 10:22.

IL MESSAGGERO (A.ANGELONI) - Franklin Edmundo Rijkaard detto Franck, allena il Galatasaray e vuole portare in Turchia Julio Baptista, detto la Bestia. Il tecnico olandese ha pure chiamato personalmente il calciatore per convincerlo ad accettare l’offerta del suo club. Niente da fare. Non risponde a numeri che non conosce. Lo chiamerà anche oggi, Julio è stato avvisato. La Roma prenderebbe cinque, sei milioni. Non pochi. «Io sto bene a Roma», le parole di Julio ieri, poco prima di imbarcarsi per Atene. Ma lui stesso sa che nella Roma il suo ruolo è molto marginale. Parole di circostanza, sicuramente non una sentenza. Per questo il suo rappresentante italiano, Alessandro Lucci, sta provando a cercargli una squadra di suo gradimento. Farà un giro in Inghilterra, in Germania, posti sicuramente più graditi. Per ora è a disposizione di Ranieri. Se J.Baptista non partirà, il mercato della Roma rischia di continuare in frenata. Questione di ingaggio alto e di soldi che potrebbero entrare.

Con Gobbi c’è un’intesa, dovrebbe arrivare. Per ora è in stand-by. La Roma non può tesserarlo finché non viene smaltita la rosa. Ci sono ancora parecchi calciatori di troppo, che non entrano nei pensieri di Ranieri. Da Pit a Barusso, passando per Antunes e Greco. Poi c’è Cerci, che probabilmente si farà una stagione in naftalina con la Roma, ieri non è stato nemmeno convocato per la trasferta di Atene. A Grosseto ha fatto arrabbiare J.Baptista e non solo. Il futuro? Se non rinnova, resta qui, a meno che la non intervenga ora per fare un’offerta. Difficile, però. Su Burdisso grande non ci sono grosse novità. S’è parlato di un interessamento del Chelsea per l’argentino. La società di Londra sarebbe andata direttamente sull’Inter, che non vede l’ora di evitare di darlo alla Roma. Ma il manager di Nicolas smentisce. Tra l’altro, a Trigoria pensano che non farebbe uno sgarbo alla Roma. Quanto a Behrami, stesso discorso di Gobbi. Amplificato pure dal fatto che il West Ham qualcosa per il cartellino, chiede.