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L ROMANISTA (G. PIACENTINI) - «NEL CORSO della partita abbiamo cambiato diversi moduli tattici, ma il modulo sul quale stiamo lavorando è il 4-4-2 e sto parlando molto con Menez, gli dico che mi piacerebbe utilizzarlo da esterno sinistro a centrocampo. Cerco di convincerlo che in quella posizione può fare grandi cose». Quello col Levante non è stato lennesimo esperimento tattico della gestione-Ranieri, ma piuttosto una linea guida da seguire per tutta la stagione. Il tecnico giallorosso ha deciso: si riparte dal 4-4-2
RANIERI vuole ripartire dal 4-4-2, con Menez largo a sinistra. Una scelta questa che comporta alcune considerazioni obbligatorie. La prima, a stretto giro di posta, riguarda Mirko Vucinic e Adriano. Il montenegrino è sempre stato il titolare della fascia sinistra, e Ranieri lo scorso hanno non ha mai rinunciato a lui preferendolo ai suoi compagni anche quando era condizioni fisiche precarie. La scelta di Menez a sinistra, quindi, implica lo spostamento in avanti del montenegrino, che così diventa la seconda punta giallorossa al fianco di Francesco Totti, lunico vero intoccabile del reparto offensivo. A farne le spese, in questo effetto domino, dovrebbe essere Adriano. Una soluzione più che logica in questa parte della stagione, visto che lImperatore è ancora in ritardo di condizione rispetto ai compagni. Il 4-4-2 è comunque un modulo che esalta anche le caratteristiche del brasiliano, che rispetto al tridente non sarebbe costretto a coprire tutta la fascia. Unipotesi super offensiva potrebbe prevedere Menez e Vucinic esterni con Totti e Adriano di punta, ma difficilmente Ranieri rinuncerà allequilibrio che possono dare Taddei (con Vucinic esterno a sinistra) o Perrotta (con Menez a destra).
IL 4-2-3-1 è per antonomasia il modulo di Spalletti. I giocatori giallorossi lo conoscono a memoria e lo scorso anno anche Claudio Ranieri ci si è affidato in alcune gare. Per questo rimane una delle soluzioni che potranno risultare più utili anche in questa stagione. Anche perché è quello che offre maggiori alternative dalla cintola in su. In mezzo al campo la coppia titolare è quella composta da Pizarro e De Rossi, con Simplicio e Brighi possibili alternative. Dalla trequarti in su cè solo limbarazzo della scelta. Unipotesi prevede Taddei a destra, Vucinic a sinistra e Menez alle spalle di Totti: è quella con maggiore fantasia e maggiore tasso tecnico. In alternativa il francesino potrebbe giocare a destra, con Mirko a sinistra e Simone Perrotta, che in quel ruolo con Spalletti ha ricostruito una carriera, alle spalle del capitano. Una terza ipotesi prevede in campo Adriano dal primo minuto, che con questo modulo ha fatto bene con il Parma di Prandelli. In questo caso rimarrebbe fuori Totti. Una soluzione "estrema" è quella che prevede Totti riportato al ruolo di trequartista alle spalle di Adriano, con Menez e Vucinic esterni. Ma difficilmente la vedremo, a meno di situazioni da recuperare in extremis, che nessuno si augura.
TRIDENTE SÌ, tridente no. Se ne è parlato per tutto il ritiro di Riscone ed è questa la soluzione tattica che accende maggiormente la fantasia dei tifosi giallorossi. Lattacco a tre punte è quello che fa sognare, se poi i giocatori sono Totti, Vucinic e Adriano sognare non costa davvero niente. Nelle prime uscite stagionali, quella con la Selezione Riscone-Brunico e con lAlto Adige, Ranieri lo ha schierato. Totti è partito al centro, con Vucinic a sinistra e lImperatore a destra. Il brasiliano è ancora in ritardo di condizione e per questo non ha reso al massimo: sulla fascia destra poi è sembrato leggermente sacrificato a dover rincorrere gli avversari anche nella fase difensiva. E andato meglio quando il tecnico lo ha invertito di posizione col capitano, ma in quel caso più che 4-3-3 è diventato un Albero di Natale con Totti e Vucinic (o Menez) leggermente più arretrati rispetto al brasiliano. Con questo modulo il centrocampo a tre prevede Pizarro playmaker davanti alla difesa e due interni di corsa e qualità come De Rossi e Perrotta (o in alternativa Brighi, mentre Simplicio può giocare al posto del cileno). La soluzione del tridente, comunque, non è per niente da scartare in alcune situazioni, limportante sarà che tutti e tre gli attaccanti si sacrifichino nella fase difensiva.
IL 4-4-2 col rombo è unaltra delle possibilità di Claudio Ranieri, che lo scorso anno ha utilizzato questa soluzione tattica in più di unoccasione. Anzi, proprio con questo modulo la Roma ha disputato alcune delle partite più belle dal punto di vista del gioco. Merito dell"invenzione" di Pizarro playmaker basso davanti alla difesa, che ha permesso al cileno di esprimere al meglio tutte le sue caratteristiche di palleggiatore e nel dettare i ritmi alla manovra giallorossa. Se il Pek non dovesse esserci al suo posto potrebbe giocare Fabio Simplicio, che è stato preso proprio per essere il vice-Pek. Importantissimi gli interni di centrocampo, e anche qui Ranieri ha solo limbarazzo della scelta: De Rossi e Perrotta sono sulla carta i titolari, ma alle loro spalle ci sono anche Brighi e Taddei. Il brasiliano, in particolare, consentirebbe alla squadra di passare dal rombo al centrocampo in linea allargando di alcuni metri il suo raggio dazione. Ideale per giocare vertice alto è Jeremy Menez, che si andrebbe a posizionare alle spalle delle due punte (Totti-Vucinic o in alternativa a uno dei due, Adriano). Al posto del francese però potrebbe giocare anche Perrotta, e in questo caso sarebbe una formazione con maggiore equilibrio e dinamismo