Per Burdisso esordio ok. Sorpresa Pena

12/08/2010 alle 11:00.

IL ROMANISTA (C.ZUCCHELLI) - BURDISSO: Sembrava che non dovesse giocare, invece Guillermo Burdisso ha disputato i suoi primi 45 minuti in giallorosso. Maglia numero 25 sulle spalle, fisico imponente, ha dimostrato che nel gruppo Roma ci può stare eccome. Ranieri lo segue con attenzione, gli parla in spagnolo e anche Juan lo aiuta tantissimo. Lui ci mette il massimo impegno, dà anche indicazioni ai compagni e non sfigura assolutamente. In occasione del palo del Grosseto buca l’intervento, così come il centrale brasiliano, ma l’esordio è più che positivo.

PENA: Entra a freddo dopo pochi minuti per l’infortunio di Julio Sergio e fa il suo. Non perfetto in occasione del gol dei toscani (ma vede la palla partire in ritardo perché coperto dai compagni) si fa notare per due grandissimi interventi al 43’ e al 44’, entrambi su colpo di testa diretto al sette. Comanda il reparto con personalità e dimostra di essere affidabile. Para anche un rigore.

TOTTI: Altri 45 minuti per il , utili per mettere benzina nel serbatoio in vista degli impegni che contano, primo tra tutti la Supercoppa del 21 agosto, dove Francesco vuole arrivare al top. Ogni volta che tocca la palla accende la luce ma questa non è certo una novità.

ADRIANO: Si danna l’anima, ma il gol ancora non arriva. L’avrebbe meritato al 32’ quando si libera al tiro e scocca il sinistro che esce di pochissimo alla destra del . Le telecamere lo inquadrano subito dopo con un sorriso grande così e questa è l’immagine più bella della serata. L’Imperatore è felice, sereno, sempre più in forma. Il resto verrà da sé.

SIMPLICIO: Mette in mostra ulteriori progressi rispetto a . Vuole fare bene e si vede. È già in clima campionato, tanto che, quando Allegretti fa un brutto intervento, prima protesta poi, qualche minuto dopo, gli rende il "favore" e si becca pure un’ammonizione. Esce al 25’ della ripresa, stremato. La Supercoppa si avvicina e Fabio c’è.

CERCI: Parte male, Ranieri dimostra di non gradire l’approccio e lui cambia marcia. Corre, lotta, crossa, punta la porta. Da un suo sinistro nasce il gol della Roma. Ha parecci buoni spunti, anche se dovrebbe passare di più il pallone e essere più incisivo.

PIT: Va in rete e questo, per lui, basta e avanza. Non è un fenomeno, non è un nome da copertina, ma la sua figura la fa sempre. Professionista esemplare, si fa trovare pronto ogni qual volta Ranieri lo chiama in causa. Esce coi crampi a metà del secondo tempo.

GRECO: Ennesima prova di spessore di Leandro in questo pre campionato. Mette in mostra personalità e senso della posizione, va sempre a prendersi la palla, imposta, tenta gli inserimenti e si fa sentire anche con la voce dai compagni. Ormai non è più una sorpresa.

BAPTISTA: Tirato a lucido, tocca però pochissimi palloni. Non si vede mai se non quando inveisce verso Cerci che non gli passa la sfera e al 45’ fa una buona azione prima di calciare in curva.