IL ROMANISTA (D. GALLI) - Oggi dovrebbe essere presente il grande capo in persona. Ore 10, Viminale, Maroni ascolterà il capo della polizia, Antonio Manganelli. Affiancato da alcuni suoi strettissimi collaboratori, e alla presenza dei questori delle più grandi città italiane, il capo della polizia relazionerà il Ministro dellInterno sul debutto della tessera del tifoso. Manganelli gli dirà che, complessivamente, è andata molto meglio del previsto
presenza dei questori delle più grandi città italiane,
il capo della polizia relazionerà il Ministro dellInterno
sul debutto della tessera del tifoso. Manganelli gli dirà che, complessivamente, è andata molto meglio del previsto. Anzi, del temuto. «Indietro non si tornerà», assicurano fonti interne al Viminale.
Roma-Cesena rappresentava il primo, serio, banco di prova. Il Ministero lo ritiene ampiamente superato. E questo nonostante lobiettivo base, il motivo per cui è stata studiata la tessera del tifoso, ovvero la sicurezza allinterno e allesterno dello stadio, non è stato ancora raggiunto. Gliultras del Cesena in Monte Mario non sono nulla, quelli del Napoli o dellAtalanta sono una bomba ad orologeria. Nel senso che si sa già quando scoppierà. «Le commistioni? Ce le aspettavamo...», diceva ieri un alto funzionario del Viminale. Allora mettiamola così: il test ha funzionato solo se si temevano degli incidenti. Fatta eccezione per i ripetuti insulti in quasi tutte le curve italiane al ministro Maroni, e lironia di alcuni striscioni inno allamore ("meno tessera, più passera"), la prima giornata di Serie A è invece trascorsa
senza particolari problemi. Merito della civiltà dei gruppi ultras. Chi pensava il contrario, ha dovuto ricredersi. AllOlimpico, la Sud ha manifestato con dignità e in maniera assolutamente pacifica, restando fuori dallo stadio per i primi 45 minuti. Lo avevano promesso. Leggete uno stralcio di questo comunicato degli Ultras Roma: «La nostra sarà una protesta civile per non dare adito a chi non aspetta altro che facciamo casino per
poterci additare ancora una volta come terroristi, come il male del calcio». Non ci sono stati episodi di violenza, ma il Viminale sa che prima che la tessera entri nelluso quotidiano passeranno mesi. Se non anni. Il programma ha ancora bisogno di parecchi aggiustamenti.
Prendiamo Roma-Cesena. Il sistema telematico non riconosceva i possessori della tessera del tifoso. Già dalla prossima partita casalinga,quella con il Bologna, si procederà invece a quella che viene definita, in gergo, uninterrogazione in tempo reale con i terminali. In parole povere, il terminale della ricevitoria Lottomatica saprà immediatamente se il tifoso della Roma ha diritto o meno ad acquistare un biglietto.
Non solo. Presto, il Viminale introdurrà i dipartimenti del tifo, sezioni dei club specializzate nelle gestione delle curve, sul modello dei club inglesi.In trasferta, i tifosi potranno contare sullala protettrice della propria società. Sembra futuro. Diventerà presente.