Nessuna lesione per Julio Sergio, ok per la Supercoppa. Pizarro spera

13/08/2010 alle 10:52.

IL ROMANISTA (V.META) - Allarme rientrato perJulio Sergio. Gli esami a cui il portiere brasiliano è stato sottoposto nella mattinata di ieri hanno escluso l’esistenza di lesioni muscolari ai flessori della coscia destra. Una buona notizia per la Roma, dal momento che la smorfia di dolore sul volto del numero ventisette, costretto a chiedere il cambio durante l’amichevole di Grosseto, non lasciava presagire niente di buono. Meno di ventiquattr’ore più tardi, invece, la diagnosi è stata benevola

La capitale greca non porta certo bene a Julio Sergio, che già nella scorsa stagione rimase vittima di un infortunio nella gara di Europa League contro il Panathinaikos. Anche in quel caso (era il 18 febbraio), si trattava di un problema di natura muscolare, ma agli adduttori. Stavolta l’entità del danno è fortunatamente inferiore, tanto da consentire al giallorosso di essere di nuovo fra i pali nel primo impegno vero della stagione. In quell’occasione, a prendere il suo posto all’inizio della ripresa era stato Doni. Stasera dovrebbe toccare a Bogdan anche perché il numero trentadue, alla sua prima convocazione stagionale, non gode dei favori di Ranieri e paga la precarietà della sua situazione (è in partenza, ma ancora senza destinazione). Se sulla presenza di Julio Sergio a Milano non ci sono dubbi, qualche incertezza resta riguardo a quella di David Pizarro. Il Pek è alle prese con un problema al ginocchio, che non gli ha ancora permesso di allenarsi con il gruppo. La sua voglia di esserci, però, è tanta. Nelle ultime settimane Pizarro ha lavorato senza sosta per tornare a disposizione di Ranieri in tempo utile per la Supercoppa. Anche ieri mattina, mentre la squadra era impegnata nella rifinitura prima della partenza per Atene, lui si è allenato a parte, in linea con il suo piano di recupero. Del resto, il Pek con la Supercoppa ha un conto aperto sin dall’estate del suo arrivo in giallorosso, quando non prese parte alla gara (il rocambolesco 3-2 per l’Inter), di fatto per un accordo fra le due società.