Mexes: «Roma e Francia Io non mollo proprio niente»

11/08/2010 alle 11:15.

IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - CARICO, DETERMINATO, maturo, pienamente cosciente delle proprie qualità. Ecco il nuovo Mexes pronto a ripartire di slancio dopo una stagione amara per lui. Con la maglia da titolare della Roma persa a vantaggio della coppia Juan-Burdisso e con il Mondiale (ma quello se lo aspettava da tempo) visto in tv. Ora è un’altra storia, si volta pagina. E la convocazione per la prima nazionale di Laurent Blanc è un po’ il simbolo di questo rilancio.

da tempo) visto in tv. Ora è un’altra storia, si volta pagina. E la convocazione per la prima nazionale di Laurent Blanc è un po’ il simbolo di questo rilancio.
 
Alle ultime due domande della conferenza stampa di presentazione della partita di questa sera a Oslo contro la Norvegia, Phil risponde senza esitazione a chi gli chiede quale sia la sua situazione alla Roma: «La scorsa stagione per me non è andata troppo bene, perché sono stato infortunato fino a dicembre. E Juan e Burdisso hanno fatto molto bene al mio posto. Questa è la legge del calcio. Ma adesso non voglio mollare niente, a nessun livello». Mexes vuole riprendersi la Roma e vincere qualcosa. Ripartire da quelle lacrime dopo la partita con la Samp per avere un’ulteriore spinta verso traguardi importanti.
 
Gli chiedono se è sicuro che resterà in giallorosso: «Chi vivrà vedrà, io sono...». Ma prima di poter concludere
la risposta, l’addetto stampa lo strappa ai cronisti perché sta iniziando l’allenamento. Problemi? Nemmeno per sogno. Phil non ha nessuna intenzione di andarsene dalla Capitale. Vuole riconquistare tutto con questa maglia, come fece dopo il primo terribile anno in giallorosso. Con una spinta in più, quella della nazionale
e con l’aggiunta della fascia da capitano al braccio che Blanc pare voglia affidargli: «Con l’esperienza
internazionale che ho accumulato, nel bene e nel male, credo che sarei adatto per indossarla. Ma ci sono altri 3 o 4 giocatori, altrettanto pronti ad assumersi le loro responsabilità. Io sarei pronto ad assumermela, senza problemi. Sono già molto felice di essere qui». E la pressione per le parole del ct, che ha parlato di "ultimo treno" per lui? «Certo, la tensione la sentiamo tutti, ma non gioco con la corda al collo. Sono sereno e tranquillo». Ovvero il giocatore che abbiamo visto in grande spolvero durante il ritiro. Uno sul quale persino è stato pronto a scommettere («Sarà il suo anno. Se dovessi fare un nome, punto su di lui»). Ci punta Francesco, ci punta la Roma e su se stesso ci punta Phil. Uno che non molla niente.