IL ROMANISTA (M. BIANCHINI) - Mentre si va concludendo lestenuante tiro alla fune fra Roma e Inter per la destinazione di Nicolas Burdisso, sembra opportuno consolidare nellanimo della gente laccresciuta considerazione per il fedelissimo Philippe Mexes. Sentimenti e valori tecnici, si mescolano rafforzando la figura del giocatore che promette ancora, come ha dimostrato a Parigi, di poter assicurare il contributo alla causa con la sua classe e, nel momento di bisogno, di vestire i panni di umile, quanto prezioso sostegno morale per i compagni
Si è scritto tanto delle lacrime di Mexes, anche se quando si racconta lintima espressione di un sentimento umano, non bisognerebbe mai porsi dei limiti. Se quellepisodio poteva considerarsi motivo di contingente partecipazione emotiva, successivamente dei fatti hanno fatto uscire rafforzato il vero amore che unisce il francese alla nostra città e allintera tifoseria romanista, che non ha esitato ad affidargli il manifesto dove è scritto "uno di noi".
Ha fatto sentire a tutti gli appassionati giallorossi il piacere della sferzata dorgoglio quando ha quasi gridato: «Non andrò mai alla Juventus ». Infine, da ricordare che non sono troppo lontani i ricordi del biondo gladiatore, signore assoluto dellarea che scotta.
Impegnata su tre fronti, la squadra di Ranieri dovrà schierare forze numerose che esigono pure laltissima qualità, per garantire spettacolo e successi. Qualche attimo di riflessione, sullanalisi del reparto difensivo, che sta tanto a cuore a Claudio Ranieri, porta ad elencarie nomi, i quali affrontano con la disinvoltura dei più forti, paragoni sia in Europa che nel Mondo. Centrali come Juan, Burdisso, Mexes e mettiamoci pure il giovane Guillermo, qualunque sia lalternanza delle apparizioni, garantiscono di poter offrire un prodotto di altissima qualità.
In chiusura, torniamo, ad isolare il nome di Mexes, che merita una riconscenza tutta particolare da parte dei "fratelli, tifosi romanisti". Il francese si unisce al cuore romano di Totti e De Rossi, che sul campo gettano sempre qualcosa in più, spinti dallorgoglio di appartenenza. Philippe, Non solo acquisito cittadino romano, ma anche nellanimo fuso con il sentimento dell intera città, giallorossa, può legittimamente proclamarsi "valore aggiunto", sia in panchina che in campo.