La sfida Benitez-Ranieri per la Coppa e contro Mou

21/08/2010 alle 13:20.

LA REPUBBLICA (A. SORRENTINO) - D´improvviso, svegliarsi un mattino senza José. Registrare lucidamente, dopo averne allontanato il pensiero per due mesi e mezzo, che davvero se n´è andato e che in qualche modo ci mancherà. Ricominciare senza di lui e doverlo fare, perché non c´è altra via. La stagione parte con l´immancabile Inter-Roma, quarta sfida di Supercoppa negli ultimi cinque anni (previsti 15.000 tifosi giallorossi al seguito), e Mourinho non c´è

È José il convitato di pietra della vigilia, e lo sarà anche dopo. Comunque vada. Se il suo successore Rafa Benitez vincerà la coppa, avrà iniziato al meglio allontanando il ricordo del predecessore più ingombrante che un allenatore possa avere, soprattutto dopo la stagione del "triplete". Se l´Inter perderà, sarà il primo inciampo del dopo-Mourinho e non sarebbe proprio un bell´iniziare. Ma Rafa è un uomo mite, sembra in grado di gestire con serenità la buona e la cattiva sorte. Non sembra rispondere alla puntuale provocazione di Mourinho («Se Benitez vincerà le supercoppe non saranno sue vittorie, ma mie»), in realtà lo fa: «Questo club vince da 5 anni, questi giocatori anche. Le vittorie sono del club e dei giocatori, prima di tutto». E quando si parla di obiettivi futuri e dei 6 fronti aperti (le due Supercoppe e il Mondiale per club oltre a campionato, e Tim Cup), Benitez opta per la politica dei piccoli passi: «La prima cosa da fare è vincere questa Supercoppa, poi vediamo il resto». Rafa è uomo da "zero titoli" per giornali e tv, si sapeva: «Nessuna emozione particolare per l´esordio, sono vecchio ormai…». Promette solo che cercherà di migliorare l´Inter: «Proveremo a giocare di più il pallone, ad attaccare di più. Eto´o non vuole stare troppo distante dalla porta? Ma lui può segnare da qualsiasi posizione», e via con altre dichiarazioni caute che certo non riscaldano la vigilia. Lui è low profile. La curiosità è che Benitez e Ranieri, i due anti-Mourinho per definizione, sono amici, e da un sacco: «Andai a vedere i suoi allenamenti alla - rivela Rafa - e nacque un bel rapporto, che continua tuttora». Ma in campo stasera nemici, come quando si affrontarono nella Liga due volte (stagione ‘98/1999) e l´Extremadura di Benitez ottenne una vittoria e un pareggio contro il Valencia di Ranieri, ma poi scivolò in B. Inter e Roma sono sempre le stesse, poco è cambiato negli organici e lo dimostrano gli schieramenti di stasera. La sintesi di Ranieri è la solita: «Inter favoritissima, noi ce la giochiamo». è annunciato in gran forma. In più c´è solo, davvero, la novità-Adriano, che torna al "Meazza" da avversario. Con tanti ricordi e tanti chili da smaltire. Sarà dura, in entrambi i casi.