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REPUBBLICA (F. BIANCHI) - L´ultima trasferta libera, senza tessera del tifoso, è finita nella vergogna: si è visto davvero il peggio in Inter-Roma, un segnale allarmante a una settimana dal via alla serie A. Lancio di petardi e fumogeni (con partita sospesa 5 minuti) da parte di una frangia di ultrà romanisti; cori razzisti (non potevano certo mancare); furti all´autogrill prima della gara e lancio di bottiglie contro i tifosi
I tifosi interisti sono stati i primi ad aderire alla tessera del tifoso (oltre 50.000 card sottoscritte) ma hanno voluto contestarla con un enorme striscione, forse per rispondere alle accuse dei dirimpettai romanisti («interista tesserato, servo dello stato», recitava infatti uno striscione). Le curve sono pericolosamente spaccate e chi ha aderito al progetto del Viminale viene considerato un infame, un traditore, un servo dello stato appunto, da chi l´ha rifiutato per motivi ideologici.
Il ministro Roberto Maroni ha garantito che indietro non si torna: ma gli abbonamenti sono in calo (per ora del 18%) e di tessere, Milan e Inter, ne sono state staccate solo 200.000. Molti ultrà delle curve resistono e sono pronti ad acquistare il biglietto di volta in volta, anche se il vero problema rischiano di averlo poi in trasferta.
Al Viminale sanno benissimo che questa sarà una stagione particolarmente complicata mentre la questura di Roma si è già messa al lavoro ieri. Non sono previsti arresti in flagranza differita ma appena saranno esaminati i filmati in arrivo da Milano, scatteranno denunce e Daspo. Da decidere anche la sorte di quei 300 sostenitori della Roma fermati all´autogrill "Giove Est", fra Orte e Attigliano, in Umbria: sono accusati di furto e danneggiamento. Il nuovo questore di Roma, Francesco Tagliente, a Firenze aveva instaurato un rapporto di dialogo con i tifosi viola, ma sempre nel rispetto delle leggi. A Roma sarà più dura: ma la linea del Viminale è per la tolleranza zero. Dal Ministero dell´Interno lamentano la scarsa collaborazione con i club di calcio e, soprattutto, le sentenze piuttosto miti della giustizia sportiva. In effetti, negli ultimi anni, c´è la volontà di non calcare troppo la mano e "alleggerire" la responsabilità oggettiva delle società (senza peraltro suggerire come uscire da questa spirale di violenza).
Il giudice sportivo Gianpaolo Tosel potrebbe decidere durante la sosta della Nazionale quali provvedimenti prendere nei confronti della Roma: ma si escludono chiusure di curve, al massimo si arriverà ad una supermulta (10-15.00 euro), anche perché la gara era in trasferta e le responsabilità del club romano sono minori. Resta la convinzione, però, che ci si avvii ad un´annata sperimentale, certo, ma ricca di incognite e pericoli. Il Viminale con una circolare ha ricordato ai questori le modalità di «attuazione della tessera del tifoso»: massimo rigore, verifiche strutturali, più steward, controllo sistematico di tessera e titolare, controlli capillari presso le agenzie che vendono i biglietti fino a eventuali sanzioni. Forse era meglio ricordare ai questori anche di non fare entrare troppi petardi e fumogeni (proibiti) negli stadi.