La Francia ai piedi di Jerry

03/08/2010 alle 09:58.

IL ROMANISTA (D. GIANNINI)«Menez, niente di grave». «Menez, la buona notizia». «Menez ci sarà». I tifosi giallorossi tirano un sospiro di sollievo, e con loro la Francia intera. Sono questi infatti i titoli di ieri dei quotidiani francesi. Se i romanisti si erano spaventati domenica al momento della sostituzione di Jeremy pochi minuti dopo lo scontro a cento all’ora con Coupet, i giornalisti transalpini avevano già visto in quell’impatto una vera e propria sciagura per la nuova nazionale targata Laurent Blanc.

Sì, perché i bleus il prossimo 11 agosto ripartiranno proprio dal genio di Jerry nostro. Uno che si temeva potesse diventare una delle tante promesse mai mantenute del calcio e che, invece, con il lavoro ai fianchi di Ranieri ha ripreso a incantare tutti.

Tra poco più di una settimana, mentre i reduci della figuraccia mondiale saranno a casa davanti alla tv per scontare la giornata di punitiva decisa da Blanc, Menez sarà in campo contro la Norvegia di Riise per riprendersi quello che ha lasciato per strada negli ultimi anni pieni di pochi alti e tanti bassi. Roba passata.

Perché ora sarà lui il faro di una nazionale tutta da scoprire. E allora si capisce meglio il tono da scampato pericolo con cui L’Equipe e tanti altri giornali francesi ieri si sono affrettati a raccontare come l’infortunio sia ben poca cosa. «Più paura che altro» si leggeva su Footmercatoche riportava le parole di France Football.

Quelli che assegnano il Pallone d’Oro hanno infatti contattato l’entourage del giocatore ieri mattina e hanno avuto la "bonne nouvelle": «Una grande paura. Ma l’impatto ha provocato solo un piccolo ematoma». E poi la conclusione su quello che più interessa loro: «Sarà disponibile per la chiamata di Blanc». Va bene, i francesi si sono tranquillizzati. Ora però ai romanisti interessa sapere come sta Jeremy, se potrà tornare ad allenarsi già oggi quando alle nove a Trigoria ci sarà la ripresa dopo il giorno di riposo concesso da Ranieri.

E’ importante che riprenda subito, che non si debba fermare. Per proseguire il cammino iniziato lo scorso anno con quel chiarimento con il tecnico dal quale è nato il nuovo Menez. Quello che diverte e si diverte e che non si vuole fermare proprio adesso: «A Roma mi sento bene e lavoro bene. La nazionale è una forma di ricompensa per questo. Ma è importante non mollare adesso e continuare a lavorare ». E’ questo il suo nuovo spirito. E’ questa le vera «buona notizia».