Julio Sergio ritrova il sorriso

13/08/2010 alle 10:38.

CORSPORT (P.TORRI) - Vietategli i rinvii. Perché per una coincidenza ai limiti del paradossale, tutte le volte che si è fatto male, è accaduto quando doveva far ripartire l’azione della squadra. Julio Sergio si è fatto male sempre così: la scorsa stagione in campionato all’Olimpico contro il Napoli, in Europa League ad Atene contro il Panathinaikos, ultimo caso, tanto per non perdere l’abitudine, mercoledì sera nel test di Grosseto. Andatevi a rivedere le immagini. La dinamica più o meno è sempre stata la stessa, pallone che finisce sul fondo, lui che lo recupera, si prepara al rinvio, un movimento veloce, una fitta di dolore, una smorfia, il braccio che si alza in di rezione della panchi na seguito dalla ri chiesta immediata di un cambio. Ultima dimostrazione a Grosseto dopo una manciata di minuti del l’amichevole, Ranieri che non ci pensa neppure un attimo, ha richia mato Julio Sergio in panchina, dando il via libera al giovane e promet tente romeno Pena.

SOLLIEVO - Nei due episodi della pas sata stagione, lo stop non si rivelò niente di esagerato, qualche giorno di riposo e poi il ritorno in campo in tempi piuttosto brevi. Per fortuna sarà così anche questa volta. Tre giorni di riposo, poi la graduale ri presa subito dopo Ferragosto (il 14 e il 15 Ranieri ha concesso a tutti due giorni di riposo), con la certez za o quasi di poter essere a disposi zione per la prima sfida vera della stagione, il ventuno agosto, a San Siro, contro l’Inter, in palio la Supercoppa. Questo è stato l’esito dell’ecografia a cui il brasiliano si è sottoposto ieri mattina a Trigoria, esame medico che ha evidenziato un’elongazione muscolare ( quella che una volta si definiva banalmen te una contrattura), nessuna lesio ne, quindi nessun bisogno di dover attendere la cicatrizzazione. Una buona notizia per Claudio Ranieri che su Julio Sergio punta a occhi chiusi per una conferma ad alto li vello, dopo tutto quello di buono che il ha fatto vedere lo scorso anno quando, da terzo miglior por tiere del mondo,si è trasformato di botto nel titolare della squadra gial lorossa.

ATENE - Stasera, ad Atene, toccherà a sistemarsi in porta. Il romeno, dopo la partita con la sua nazionale, da Bu carest è stato dirotta to direttamente nella capitale greca. In panchina rivedremo Doni, oltre al giova ne Pena che a Gros seto (gol incassato a parte) ha dimo strato con un paio di parate impor tanti che sulle sue qualità si può fa re immaginare un futuro interes sante. Quattro portieri, per la verità, non possono che essere troppi. La Roma prima della chiusura del mercato vorrebbe trovare una sistemazione per l’ex titolare Doni che, nonostante un contratto con la so­cietà giallorossa valido ancora per tre anni, molto difficilmente, anche per motivi ambientali, potrà avere una nuova chance tra i pali della squadra giallorossa. Il suo procuratore, Ovidio Colucci, sta cercando gli una sistemazione, ma lo stipendio, due milioni e mezzo netti all’anno, costituisce un ostacolo quasi in sormontabile. Sempre che la Roma prenda la decisione di darlo in pre stito gratuito. Perché se a Trigoria pensano di incassare pure qualche milione dal cartellino di Doni, allora i giochi sono fatti, il brasiliano rimane nel libro paga della Roma.