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LA REPUBBLICA - Il cerimoniale per i 150 anni dell´Unità d´Italia, con la banda a suonare l´inno di Mameli e i video celebrativi proiettati sui maxischermi, viene presto macchiato dalla solita serata senza regole sugli spalti dei nostri stadi. Prima i fischi a Cossiga durante il minuto di silenzio, poi un ripetuto lancio di fumogeni dai parte dei tifosi della Roma (meno dei 20.000 annunciati) che ha costretto l´arbitro Bergonzi a una sospensione di 5´ poco prima della mezzora del secondo tempo.
Tutto lo stadio ha iniziato a surriscaldarsi: «Solo la Lazio, a Roma solo la Lazio», ha intonato il pubblico nerazzurro che ha iniziato a sostenere in maniera rabbiosa i suoi giocatori per reagire ai comportamenti dei romanisti. In questo scenario fanno sorridere gli striscioni esposti dagli ultrà contro l´adozione della tessera del tifoso, in vigore dalla prima giornata di campionato. La Supercoppa di ieri è stata l´ultima partita con trasferta non regolamentata dalle nuove regole.