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IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Quando Prandelli dice che Buffon sarà il suo capitano e che in sua assenza la fascia toccherà o a Pirlo o a De Rossi ai romanisti sembra di ascoltare parole dolci come il miele. Avere in squadra il capitano della Nazionale, infatti, è una goduria assoluta. De Rossi capitano della nostra Italia sarebbe il massimo per lui e per noi, anche perché gira e rigira è rimasto lunico rappresentante della Roma in maglia azzurra. Totti, che in Nazionale non è mai stato capitano, neanche per un minuto, si è ormai chiamato fuori; Perrotta difficilmente verrà riconvocato, visto che per raggiunti limiti di età è fuori dal rinnovamento chiesto dalla Federcalcio a Prandelli; Okaka è ancora troppo giovane e inesperto per ambire alla maglia azzurra dei grandi, mentre Brighi e Cassetti sono fuori dal giro Gli altri romanisti della rosa sono praticamente tutti stranieri. Dunque a Danielino nostro toccherà larduo compito di tenere alto il nome di Roma in azzurro.
De Rossi capitano della nostra Italia sarebbe il massimo per lui e per noi, anche perché gira e rigira è rimasto lunico rappresentante della Roma in maglia azzurra. Totti, che in Nazionale non è mai stato capitano, neanche per un minuto, si è ormai chiamato fuori; Perrotta difficilmente verrà riconvocato, visto che per raggiunti limiti di età è fuori dal rinnovamento chiesto dalla Federcalcio a Prandelli; Okaka è ancora troppo giovane e inesperto per ambire alla maglia azzurra dei grandi, mentre Brighi e Cassetti sono fuori dal giro Gli altri romanisti della rosa sono praticamente tutti stranieri. Dunque a Danielino nostro toccherà larduo compito di tenere alto il nome di Roma in azzurro.
Un compito che, ne siamo sicuri, assolverà nel migliore dei modi possibili, anche e soprattutto se avrà lonore di indossare quella fascia che è stata di miti del passato come Zoff, Scirea, Roberto Baggio, Paolo Maldini e Baresi. Un onore che, tanto per dire, non è mai capitato agli altri romanisti più presenti di sempre in azzurro come lui, ovvero il citato Totti, lo stesso Bruno Conti e Giuseppe Giannini.
Tutta gente con una montagna di presenze in Nazionale che lui, arrivato a collezionare 56, ha già superato (Conti e Giannini si sono fermati a 47 gare a testa) o sta per agguantare (Totti è a 58). Capitani dellItalia mentre erano giocatori della Roma sono stati anche Fulvio Bernardini, che indossò la fascia solo una volta, il 28-10- 1932 in Cecoslovacchia-Italia 2-1 della Coppa Internazionale e Luigi Allemandi, capitano per ben otto volte nel 1935 e nel 1936.
E lui il recordman romanista in azzurro per quanto riguarda la fascia, seguito da lontano proprio da Daniele De Rossi e da Egisto Pandolfini, entrambi a quota tre. Le prime due volte di Pandolfini con la fascia coincisero con i Mondiali in Svizzera del 1954: il 20 giugno in Italia-Belgio 4-1 e il 23 giugno in Svizzera-Italia 4-1.
Ad onor del vero, però, va ricordato che in quel Campionato del Mondo fu capitano soprattutto per una casualità, visto che alla vigilia del torneo si fece male il leader degli azzurri, lo juventino Giampiero Boniperti, poi presidente del club bianconero negli anni 70 e 80. La terza volta in cui a Pandolfini capitò di fare il capitano fu il 30 marzo del 55 nellamichevole Germania Ovest-Italia 1-2. De Rossi, invece, ha indossato la fascia per la prima volta il 30- 3-2005 in Italia-Islanda, quando aveva appena 21 anni. Da quel momento in molti capirono di trovarsi di fronte ad un calciatore baciato dal destino. La seconda volta gli capitò il 17-10-2007 nellamichevole Italia-Sudafrica 2-0; la terza nella gara di qualificazione ad Euro 2008 Italia- Far Oer 3-1 del 21-11-2007. Alla prossima fascia, dunque, De Rossi diventerà il secondo capitano romanista in azzurro con più partite di tutti, mentre tra due partite affiancherà il recordman giallorosso di presenze in nazionale Totti.
Al pari di Fulvio Bernardini anche altre bandiere romaniste del passato e del presente hanno ricoperto il ruolo di capitano in Nazionale in ununica circostanza. Il primo è Giacomino Losi, che indossò la fascia nellamichevole del 13- 5-1962 Belgio-Italia 1-3 perché nelloccasione la commissione tecnica composta da Mazza e Ferrari che guidava la nazionale pensò di schierare in porta il debuttante Mattrel al posto del titolare Buffon, normalmente capitano degli azzurri.
Il secondo è Christian Panucci, che fu capitano nellamichevole Svizzera-Italia 1-2 del 30-4-2003. Ancora Lippi non era diventato Ct e nello scacchiere azzurro Panucci rivestiva un ruolo fondamentale. Il terzo è Simone Perrotta, campione del mondo nel 2006 insieme gli attuali compagni Totti e De Rossi e titolare della fascia azzurra in Italia-Far Oer 3-1 del 21-11-2007, gara valida per le qualificazioni ad Euro 2008.
Per tutti, in quel momento, Perrotta era una delle pedine inamovibili della nostra Italia e nessuno avrebbe immaginato che Lippi, pur molto riconoscente verso altri campioni del 2006, non lo sarebbe stato proprio con lui, lasciato a casa nei recenti mondiali sudafricani. Allemandi, Pandolfini, De Rossi, Bernardini, Losi, Panucci e Perrotta. Sette capitani azzurri in giallorosso che hanno fatto la storia della Roma e della Nazionale, con Danielino nostro, ormai leader sia nelluna che nellaltra squadra, che è pronto a scriverne altre pagine belle e importanti.