Dall’attacco pochi acuti. Rosi convince Brighi super

12/08/2010 alle 11:09.

GASPORT - COSA VA - In una squadra che sta lavorando sul nuovo modulo e che fatica ancora a togliersi dalla pelle il 4-2-3-1, le note positive sono soprattutto le prestazioni individuali.

ROSI Aleandro migliora di partita in partita. Dal punto di vista atletico ha la forza e la velocità per coprire 70 metri di campo, coast to coast, ma aggiunge alla corsa anche la capacità di crossare bene il pallone. L’esperienza di Siena e il lavoro con un allenatore bravo con i giovani come l’ha migliorato. Ora deve imporsi nella Roma, ma può arrivare lontano. Dove? In Nazionale. Se ci è arrivato Motta, perché lui no?

BRIGHI Primo tempo a fare la diga, secondo da capitano e da vero leader. Matteo fa tutto: scuce, cuce e tira. Ma dà soprattutto l’esempio: non perde tempo in chiacchiere e bada al sodo. Ha ragione Ranieri: Brighi è come una tassa. Puntualissimo.

COSA NON VA - La coppia -Adriano fa un passo indietro rispetto alle uscite precedenti: a Grosseto ieri a deludere è stato proprio l’attacco. Il 4-4-2 spacca la squadra in due: tra le punte e il resto della squadra c’è spesso una prateria.

TOTTI Una serata di tacco, ma stavolta niente punta. Con il tacco devia il pallone su calcio d’angolo al 6’ e cucina due assist per i compagni, ma da attaccante puro il modulo attuale soffoca il suo estro. Trotterella e non salta mai l’avversario. Il capitano convince più da suggeritore che da attaccante puro.

ADRIANO Un passo indietro rispetto all’uscita di . Forse è la stanchezza della preparazione, forse il caldo, ma stavolta l’attaccante brasiliano sembra di nuovo grosso e ingombrante. Accende la lampadina solo una volta, al 33’, quando scaglia il sinistro da 20 metri: da fermo può sempre far male.