Burdisso Secondo atto Roma aspetta il suo leader

30/08/2010 alle 11:07.

GASPORT (A. CATAPANO) - Più che una consolazione, è una speranza. Magari eccessiva. «Non avete fatto che parlare di me per tutta l’estate», ha detto lui, schermendosi un po’. E, chissà, avrebbe voluto aggiungere: «come se fossi il salvatore della patria...». Invece, da bravo difensore, Nicolas Burdisso nel primo giorno da nuovo romanista ha ricordato i compagni. «Juan e Mexes, due grandi campioni. Parliamone...». Già. Ma aspettavano tutti lui. Burdisso di qua, Burdisso di là, «è un elemento necessario» ha detto Ranieri, «ci serve come il pane» hanno fatto intendere un po’ tutti. Pizarro è andato oltre. «Il Milan ha preso Ibra? Noi abbiamo Nicolas».

Il difensore con la valigia. Un anno fa, scese in campo a Genova con il trolley, tanta era la necessità. Sabato, si è potuto godere lo spettacolo, si fa per dire, dalla tribuna. Senza rilassarsi troppo. È già ripartito per aggregarsi all’Argentina che il 7 settembre sfiderà la Spagna campione del mondo. Perché, comunquevadano i prossimi mesi, il 2010 è stato un anno indimenticabile per Burdisso. Era la quinta scelta dell’Inter, la Nazionale la vedeva in tv, è diventata la prima di Ranieri, grande protagonista della rincorsa scudetto, ha preso l’ultimo treno per il Sudafrica, senza troppe pretese, ha finito per conquistare pure Maradona. Serve un leader Cosa si aspetta Roma al suo ritorno? Le solite chiusure, ovvio, gli anticipi, i recuperi. E urli, incitamenti, richiami. Come la fa salire lui la difesa... Vogliono il cuore e la cattiveria di Burdisso. Che faccia gruppo, stimoli i compagni, gli urli in faccia, se occorre, gli trasmetta un po’ di grinta, faccia il leader. Ricrei insomma quel clima che nei mesi scorsi ha permesso alla Roma di sfiorare un sogno. L’eredità Ci sono due settimane per ragionarci su. I nazionali (, Vucinic, Riise, Burdisso, Mexes, Menez, e l'Under 21 Okaka) in giro per il mondo, gli altri a Trigoria. Due settimane per riprendere in mano la situazione. «Sosta benedetta, speriamo di sfruttarla » , ha detto Juan. Speriamo che la sfruttino soprattutto i suoi amici brasiliani, Adriano e Simplicio. Il centravanti ci metterà qualche giorno in più. «Potrà recuperare dall’infortunio con calma» ha annunciato Ranieri. E chissà come starà tra un mese, al suo rientro, se sarà riuscito a sfinarsi. Simplicio, invece, finora non si è proprio visto. «È in ritardo, non è pronto» ha spiegato l’allenatore. A lui le prossime due settimane fanno proprio comodo. «Spero che presto sia in grado di ricevere parte dell’eredità di Pizarro», ancora Ranieri. Non è troppa roba?