Benitez, il Grande Slam e in mezzo ancora Ranieri

21/08/2010 alle 10:02.

GASPORT (A. CERRUTTI) - Stavolta non è il solito aperitivo che si beve, e si dimentica, in fretta. Inter-Roma, Supercoppa italiana che apre ufficialmente i tornelli di San Siro e della nuova stagione, è molto di più. E’ una ripartenza destinata ad alimentare paragoni, allungando la serie delle vittorie nerazzurre o delle speranze giallorosse, anche se agosto non è ilmese migliore per promettere futuri trionfi

Eto’o cerca spazi Qualcosa, però, potrebbe cambiare anche in campo, soprattutto nell’Inter in cui Eto’o reclama più spazio sotto porta, al fianco e non soltanto al servizio di Milito. Il rischio è quello di sbilanciare pericolosamente la squadra, scoprendo una fascia nella quale potrebbero inserirsi Menez o Riise. E più in generale, per Benitez, il rischio è quello di risentirsi dire da Mourinho, in caso di vittoria, che la Supercoppa non gli appartiene perché questa squadra l’ha creata lui. Anche Ranieri, però, è costretto a convivere con il paragone del suo ultimo capolavoro: la Roma capace di spaventare l’Inter in campionato, dopo il pareggio (1-1) a San Siro e la vittoria (2-1) all’Olimpico, battuta soltanto di misura (0-1) nella finale di coppa Italia.

Aspettando Adriano Ripetersi non sarà facile, ma in attesa del miglior Adriano e del titolare Julio Sergio, al di là del portafortuna che l’anno scorso ha collezionato 3 vittorie in altrettante presenze, la Roma deve ritrovare gli equilibri determinanti fino a maggio. E allora fari puntati sull’indispensabile regia di Pizarro, sulla voglia di tornare protagonista di , sull’atteso salto di qualità di Menez, davanti ai quali oltre alla classe di non andrebbe mai sottovalutata la confidenza di Vucinic con il gol. Alla fine, quindi, soprattutto in prospettiva, l’unica differenza che penalizza la Roma è la panchina. Ma Ranieri non c’entra e Mourinho ancor meno, perché in campo vanno i giocatori. E così Benitez, che ieri lo ha ricordato con polemica eleganza, ha incominciato a vincere prima ancora di debuttare a San Siro.