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IL ROMANISTA (D.GALLI) - No. Julio Baptista ha detto di no. Non ha ceduto alle lusinghe (e ai soldi) del Galatasaray. Per un motivo semplice: non vuole giocare in Turchia. Il suo manager Alessandro Lucci si è già messo al lavoro per portarlo in Inghilterra o Spagna. O in Germania, qualora arrivasse unofferta da qualche top team. Sono queste le uniche destinazioni che il brasiliano è disposto ad accettare, oltre allItalia, dove Baptista si trova benissimo. «Julio non è convinto di andare a giocare in Turchia», spiegano dal suo staff.
Non è un problema economico. Il Galatasaray gli ha offerto praticamente lo stesso ingaggio che percepisce alla Roma: 3 milioni netti a stagione. No, qua la questione è unaltra. È un problema di progetto tecnico. Julio considera il campionato turco, la Süper Lig, una competizione di seconda fascia. Peccato. Dal suo entourage rivelano che lofferta del Galatasaray era ancora più concreta di quella dellOlympiacos. La Roma aveva già detto di sì. A Trigoria erano convinti di spuntare circa 6 milioni dalla cessione di un giocatore che non rientra più nei piani di Ranieri. E adesso? Al momento non esiste unalternativa concreta al Galatasaray. Al momento. Lucci e i suoicollaboratori hanno però ancora venti giorni per trovare una sistemazione al brasiliano. Con la consapevolezza,chiaramente, che trovare un altro top club disposto a spendere 3 milioni lanno per un giocatore che da noi faceva panchina non sarà facile.
Il no di Julio Baptista sbarra la strada allarrivo di Behrami. Il West Ham chiede solo soldi. Valon farebbe carte false per tornare a misurarsi con le più grandi dEuropa. La Roma è in Champions, gliHammers in... nulla. E Valon non avrebbe alcuna difficoltà a vestire la maglia giallorossa, nonostante i suoi trascorsibiancocelesti. Gli inglesi chiedono 5 milioni per la cessione a titolo definitivo. Tutto è rinviato a quando Julio Baptista avrà deciso dove emigrare.