UniCredit e Sensi al rush finale

08/07/2010 alle 11:59.

IL SOLE 24 ORE (M. Mangano) - E' attesa per oggi la firma della lettera d'intenti che sancirà la graduale uscita della famiglia Sensi dal gruppo Italpetroli e dall' As Roma (+0,67%) al fine di azzerare il debito da 325 milioni verso UniCredit (più altri 80 milioni con Mps). E sullo sfondo la querelle politica continua a montare, con il sindaco di Roma Gianni Alemanno che è tornato a zittire la Lega dopo il recente affondo del presidente del Veneto Luca Zaia che ha rimproverato il ruolo di UniCredit. Il partito del Carroccio, secondo il primo cittadino della capitale,

Unicredit, ha aggiunto, "sta facendo il suo mestiere e lo deve fare con il rigore tipico di un'impresa. Quello che però noi dobbiamo pretendere, è che da tutto questo derivi un rafforzamento della Roma e la possibilità di dare ai tifosi delle certezze sulle capacità di competere di questa squadra sul piano sportivo". E proprio al fine di rafforzare il club giallorosso, UniCredit dovrebbe affidare a stretto giro un mandato ai consulenti di Rothschild. In particolare si sta valutando la costituzione di un veicolo in cui far confluire la partecipazione detenuta nell'As Roma per evitare l'obbligo di Opa. Fino all'arrivo del futuro compratore la Newco dovrebbe essere al 51% dei Sensi e al 49% a UniCredit con l'obliggo dei Sensi di vendere in presenza di un compratore. L'intesa passerebbe inoltre attraverso il passaggio a UniCredit del restante 51% di Italpetroli, mentre ai Sensi verrà lasciato un patrimonio immobiliare di circa 30 milioni. Ma per arrivare a ipotizzare questi scenari servirà prima la firma della lettera d'intenti che dovrà poi essere trasformata in accordo nell'arco di dieci giorni.