«Undici ore e 6 treni per il Capitano»

19/07/2010 alle 06:11.

IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - 11 ore di treno, tra andata e ritorno, solo per vedere Francesco Totti, riuscire a fare una foto con lui o magari avere un autografo del capitano. A Pia, 37 anni di Salerno ma trapiantata a Milano, è andata meglio di quanto avesse immaginato: le tremano ancora le mani quando ci fa vedere l’autografo del capitano ed un paio di calzoncini che Francesco le ha regalato per ripagarla della sua traversata.

Una passione che ha radici antiche. «Io sono nata a Salerno ma sono sempre stata tifosa della Roma: ho un debole per ma anche per tutti gli altri giocatori: in due giorni non ho perso nemmeno un secondo di allenamento». Difficile essere tifosa romanista a Milano. «Ogni volta che la Roma è venuta a giocare a Milano non sono mai riuscita a vederla perché non sono mai riuscita a prendere il biglietto per il settore ospiti e vedere la mia Roma mischiata ad altri tifosi non mi va proprio. A settembre però, appena ricomincia il campionato, verrò all’Olimpico. I milanisti sono più obiettivi nei confronti della Roma, la vedono quasi come un’alleata contro l’Inter, gli interisti sono più faziosi». Milano è territorio leghista, Pia ha una sua idea sulla recente polemica tra il capitano e la Lega.«Sono convinta che sia l’ennesima provocazione da parte dei politici leghisti, per fare notizia, anche perché posso dire che non c’è tutta questa acredine nei confronti di e dei romani. Una cosa però posso testimoniarla. Milano ha sempre risentito del potere politico di Roma, il fatto di essere sempre la seconda à dietro alla capitale, ma la cultura romana in Lombardia piace».