Totti: "Siamo sereni con la Sensi"

14/07/2010 alle 12:28.

IL ROMANISTA (G. PIACENTINI) - «E’ importante che Rosella stia sempre dietro di noi e ci possa ancora dare una mano ». Parola di Francesco Totti. Il capitano, il giorno della presentazione delle nuove maglie per la prossima stagione, parla ai microfoni di Roma Channel delle vicende societarie E lo fa offrendo il suo sostegno e la sua fiducia al Presidente Rosella Sensi. Ma anche sentendosi rincuorato dall’attaccamento dimostrato dalla famiglia Sensi alla squadra anche in questo passaggio delicato della Roma. Dopo vent’anni Rosella è quasi una sorella, come l’aveva definita in passato E come ad una sorella ha sempre fornito il suo sostegno in tutti questi anni, sentendosi a sua volta sempre sostenuto.

Anche nelle parole di ieri, quindi, c’erano stima e affetto da parte del più grande calciatore della storia della Roma nei confronti di quello che, insieme al padre Franco, è stato sempre il "suo" presidente. «Sono stato all’estero, non ho seguito la vicenda passo dopo passo. Sapevo quello che poteva succedere, però il presidente Rosella ha confermato la fiducia a squadra e società. Noi dobbiamo pensare solamente al campo, poi il resto lo valuteranno loro. E’ importante che Rosella stia sempre dietro di noi e ci possa ancora dare una mano».

Sul campo, sicuramente, una grossa mano potranno darla i nuovi acquisti Adriano e Fabio Simplicio. Dopo pochi giorni di lavoro insieme il feeling tra il capitano e l’Imperatore sembra già buono. «E’ ancora presto per giudicare, siamo ancora in fase di rodaggio. Siamo ai primi giorni, ci siamo appena conosciuti ma sia Adriano sia Simplicio mi hanno fatto un buon effetto. All’inizio è tutto bello. Loro sono due grandi persone oltre che grandi giocatori. Li faremo ambientare al meglio e cercheremo di farli sentire a casa loro. Speriamo ci diano un contributo per arrivare in fondo».

Adriano però sarà il giocatore chiamato a fare la differenza, quello che dovrebbe accorciare ulteriormente le distanze tra la Roma e l’Inter. «Sappiamo che lui è un giocatore che fa la differenza, che può vincere le partite da solo in qualsiasi momento. Lui sa quali sono i suoi obiettivi, noi sappiamo quali sono i nostri. Insieme possiamo fare grandi cose».

Le nuove maglie ricalcano il modello che i giallorossi indossavano nel 2001, quando arrivò lo scudetto. Il motivo del cambiamento rispetto allo scorso anno potrebbe quindi essere anche scaramantico. «Dovrebbe portare bene. In passato ci ha portato abbastanza fortuna. Vedremo se sarà una cosa studiata o solo casualità».

Le maglie della Roma, comunque, sono sempre belle. Anche la seconda e la terza. «La maglia nera e quella bianca sembrano le più innovative. Quella rossa è la principale, ma pure le altre sono belle». Rosse, gialle o nere, comunque, non importano troppo i colori quanto la sensazione che ti dà indossare la maglia della Roma. Di questo ne è sicuro il capitano, alla sua diciannovesima presentazione in carriera. «La sensazione è sempre la stessa, io sono un tifoso della Roma, so cosa significa indossare questa maglia. Fa sempre piacere vedere le nuove maglie e sapere di indossarle il prossimo anno».

Il Mondiale sudafricano lo ha seguito poco, , ma nonostante il suo dichiarato tifo per l’Argentina di Diego Armando Maradona non ha nessun dubbio che a vincere sia stata la squadra migliore. «Ho seguito qualche partita. Penso che abbia vinto la squadra più forte, la Spagna ha comunque meritato: quando in squadra ci sono tutti giocatori del e del Real Madrid è più facile. Mi dispiace per gli azzurri, nessuno si aspettava un’eliminazione al primo turno, e anche per Maradona».