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IL GIORNALE - La voglia, passata, di smettere di giocare dopo il calcio a Balotelli e le polemiche che ne sono seguite, il botta e risposta con la Lega, la nazionale e naturalmente la sua Roma. Francesco Totti, a 34 anni, vuole ancora dimostrare di avere tanto da dare. Il capitano parte dalle polemiche con la Lega: «Sono fiero di essere romano
Comincia così la conferenza di Totti che non risparmia nessuno. «Ho pensato di smettere dopo il calcio a Balotelli e le polemiche che ne sono seguite, non so perché ogni volta che faccio qualcosa io è accentuata di 10 volte rispetto agli altri». Poi però rassicura i tifosi. «Non penso più a smettere, ho parlato con persone di cui mi fido e ci ho ripensato. La società? Mi è stata vicina». E sul club prosegue così: «I Sensi sono sempre da ringraziare, io mi fido di loro. Poi vediamo chi arriverà, speriamo tenga a questa squadra. Chi scelgo tra imprenditori romani o arabi? Vanno bene entrambe le cose. Certo che se si presenta uno sceicco con 200 milioni da spendere per il mercato ben venga, però fino ad ora non si è fatto vivo nessuno».
Gli obiettivi per la stagione appena cominciata sono i soliti, lo dice lui. La sua Roma giocherà su tre fronti: «A competere per il titolo siamo noi, Juventus, Milan e Inter con i nerazzurri un gradino più in alto. Speriamo di fare come lo scorso anno magari con qualcosa in più...Lo scudetto lo abbiamo perso noi, contro la Samp e poi alla fine ha vinto una squadra che ha vinto tutte le competizione che giocava, quindi vanno solo applauditi».
Mentre i tifosi, gli viene chiesto, pensano che siano stati rubati ai giallorossi un paio di titoli. «Lo penso anche io - dice Totti - la storia è sempre quella. Loro sono forti ma sono anche tutelati, da tutti e alla fine noi arriviamo dopo. Il problema e che gli altri sono più forti e hanno però anche qualche piccolo privilegio, sono tutelati da tutti».
Capitolo nazionale. «Io mi sono messo a disposizione di Lippi fino ad un certo punto, lui poi ha fatto altre scelte, rispettabilissime. Prandelli? Se mi chiama lo saluterò con piacere. Se ero vecchio lo scorso anno figuriamoci adesso, basta».
Con Adriano («Che non è grasso ma è robusto di costituzione», ha detto scherzando Totti), e Simplicio la Roma è più forte («E poi cè Menez, che è un fenomeno»), ma manca Burdisso. «Però i 10 milioni che vuole lInter sono troppi - dice Totti che poi butta un po tutto sulla battuta - quattro o cinque va bene. Ci potrebbero fare un regalo, tanto che ci fanno con Burdisso? Hanno 30 giocatori?».