
IL ROMANISTA (P.BRUNI) - Un attacco esplosivo. Totti, Adriano, Vucinic e Menez. Mai come questanno la Roma può dare lassalto al campionato. Il segreto può essere laffiatamento tra Capitano e Imperatore. «Con lui cè già sintonia, sono sicuro che ci aiuterà. Può vincere le partite da solo, sa quali sono i suoi obiettivi e noi conosciamo i nostri.
Comunque vada, lex centravanti del Flamengo (dove in 96 partite ha segnato la bellezza di 45 reti) corre a Trigoria da qualche giorno con lobiettivo di perdere peso e farsi trovare tirato a lucido per i primi impegni ufficiali. Limpatto con lambiente è stato più che positivo e i risultati cominciano a farsi vedere, anche se ci vorrà del tempo per tornare alla forma migliore. Aumentano i carichi di lavoro e cresce, di pari passo, lintesa fra lui e Totti. Le prime sgambate a Trigoria hanno dimostrato quanto feeling ci sia fra loro due. Si cercano, si guardano, si trovano e scherzano assieme come se fossero compagni di squadra da sempre. Lunedì scorso, primo giorno del raduno a Trigoria, si sono salutati calorosamente. Una stretta di mano, qualche battuta per rompere il ghiaccio e subito negli spogliatoi per tagliare il nastro del nuovo progetto Roma. In questi tre giorni di lavoro intenso, fino a ieri, ultimo giorno prima della partenza per Riscone di Brunico, Adriano e il capitano si sono divertiti e hanno dato una piccola dimostrazione del grande potenziale offensivo nelle mani di Ranieri.
Passaggi nello stretto, triangoli, assist sotto porta, gol. Insomma, luno al servizio dellaltro. Entrambi carichi per far emozionare e gioire la Roma giallorossa. Una prima parte dallenamento da avversari, giusto per scaldare i motori, il resto della sessione, in partitella, a far dannare difensori e portieri avversari. Un idillio già scritto. Adriano lo aveva anticipato in unintervista al "Romanista". La prima da romanista. «Se vengo a Roma è perché voglio restare nella storia. Ho sentito Totti, ha detto che mi aspetta e io non vedo lora di arrivare. Faremo grandi cose insieme». Il loro amore sportivo è nato ai tempi di Parma, quando il brasiliano già incantava le platee con le sue giocate e stravedeva per il numero 10 romanista, sperando di poter incrociare, un giorno, con lui, casacca e tacchetti nel rettangolo verde. Dopo tanti anni, il momento da cogliere al volo è finalmente arrivato. La Roma è loccasione di una vita. Totti gli ha allungato la mano. Ora sta a lui tenerla stretta. E non mollarla.