REPUBBLICA (M.PINCI) - "Un accordo con Italpetroli? Ci speriamo, ci lavorano gli avvocati". L'apertura, inattesa, arriva direttamente da Paolo Fiorentino, deputy CEO di Unicredit. Nella serata di ieri, durante l'incontro dei rispettivi legali presso lo studio Gambino (avvocato dei Sensi), un primo avvicinamento tra le parti in merito al tentativo di accordo per la questione sul debito di 325 milioni di euro della controllante indiretta di As Roma.
DISTANZA E ADVISOR - Ciò nonostante, rimane molta la differenza tra le parti: differenza "rilevante" sul valore degli asset che dovranno passare nelle mani di Piazza Cordusio e su quelli che dovranno restare ai Sensi (Villa Pacelli, un hotel e altre proprietà immobiliari). Ma anche sulla struttura dell'accordo, dai ruoli futuri - la Sensi non vorrebbe rimanere senza potere decisionale - alle modalità di dismissione. In questo senso, lo stesso Fiorentino smentisce di aver scelto Rothschild come advisor per la cessione degli asset: "Non abbiamo dato nessun mandato. Non ci abbiamo ancora messo la testa sopra. Se entreremo in questo film, ci porremo il problema di chi ingaggiare". Un falso problema, quello della scelta della banca d'affari a cui affidare il mandato: "Tutte le banche d'investimento hanno tifosi della Roma, magari si fanno avanti", il pensiero di Fiorentino.
ORIZZONTI - Per evitare la sentenza arbitrale, però, l'istituto e la petrolifera dovranno firmare un accordo entro il 5 luglio, giorno dell'udienza dal presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto. Domani, a Borsa chiusa, è previsto un nuovo appuntamento per provare a raggiungere un'intesa. In caso contrario gli incontri continueranno anche durante il week end. Non si dovesse arrivare ad un'intesa, via all'arbitrato, con sentenza entro il 31 luglio (così vuole Ruperto). Poi, eventuali ricorsi fino alla cassazione, ma una vittoria di Unicredit nel contenzioso rimetterebbe in moto la macchina giudiziaria dei decreti ingiuntivi. Gettando ombre inquietanti sul futuro del club. All'orizzonte intanto sono già iniziate le manovre di alcuni gruppi che hanno "manifestato interesse" verso la banca per l'acquisizione di alcuni asset petroliferi "strategicamente" importanti. E non solo. Sondaggi o poco più, in attesa di sapere chi sarà l'interlocutore privilegiato.
BURDISSO, NIENTE COMPROPRIETA' - Il clima di incertezza che avvolge i vertici del club sembra rispecchiarsi anche sul mercato. Oggi il diesse Pradè è a Milano, dove si fermerà fino a domani sera, ufficialmente per presenziare al battesimo della nova Lega di Serie A (insieme al responsabile della comunicazione Enrico Bendoni). In realtà, Pradè è atteso da un doppio incontro per risolvere il riscatto di Burdisso: nel pomeriggio un vertice con Hidalgo, manager del giocatore, in un albergo milanese. Poi, in serata, quello con Branca, con cui iniziare a definire cifre e modalità. Da Trigoria smentiscono categoricamente di aver formulato offerte (4 milioni) per la comproprietà del giocatore: "Vogliamo acquistare l'intera proprietà di Burdisso", la garanzia dei dirigenti giallorossi. Per questo, però, ci sarà da lavorare almeno fino ad agosto inoltrato. Prima di poter formulare offerte in linea con i parametri stabiliti dall'Inter per il difensore (valutato 8 milioni), però, da Roma dovrà partire qualcuno. Bloccato fino al ritiro Mexes, la cessione potrebbe essere "mondiale".
BAPTISTA - Juan Figer e Alessandro Lucci, agenti di Julio Baptista, sono attesi a breve a Londra, dove incontreranno il Tottenham per proporre il brasiliano, impegnato in Sidafrica con l'armata di Dunga. Missione non semplicissima: per il costo del cartellino, valutato tra gli 8 e i 9 milioni dalla Roma, e per via di un ingaggio da quasi 3 milioni netti (tra salario e premi praticamente garantiti). Dovesse andare male con il club di White Hart Lane il tour ripartirebbe da Londra per poi dirigersi verso nord. Il giocatore piace molto ad Avram Grant, manager del West Ham. Difficilmente, però, gli Hammers potranno arrivare alle cifre dell'affare. Il Liverpool, che ha ufficializzato oggi l'arrivo di Hodgson come tecnico, potrebbe prendere in considerazione l'idea. Meno il Manchester City.
ORIENTE - Intanto, per rinforzare la rosa si guarda a est. Il giapponese Nagatomo è un'idea low cost per le fasce: gioca a sinistra e a destra e, come assicura il suo agente, "può partire in prestito o per due milioni". Hasebe piaceva più sei mesi fa, quando si prendeva a costo zero. Dalla Croazia, via Livorno, potrebbe arrivare il difensore Knezevic. Spinelli, però, vorrebbe far presto. Mentre a Trigoria regna ancora al'incertezza.