«Siamo forti come nel 2001»

15/07/2010 alle 06:01.

IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - Totti, Batistuta, Montella e Delvecchio da una parte, ancora Totti con Adriano, Vucinic e Menez dall’altra. Dieci anni dopo l’ultimo scudetto, la Roma ha di nuovo un attacco atomico. Diverso per caratteristiche forse, ma comunque in grado di far sognare il traguardo più grande.

L’altro è più altalenante nelle prestazioni». E Adriano? «Se andrà a dormire presto, ci darà tante soddisfazioni. Ha tutte le caratteristiche per essere il nuovo Batistuta. E poi c’è . Francesco, visto che la sua Roma fa sul serio, sono certo che sarà ancora protagonista. Insomma l’attacco di oggi è un po’ più discontinuo, ma se trova continuità...». «Batistuta era un trascinatore, Adriano ha il vantaggio di essere più giovane di lui» dice invece Aldo Maldera. «Il brasiliano deve tirare fuori gli attributi e far vedere tutte le sue qualità. L’Imperatore è un campione. Se qui a Roma ritrova la cultura calcistica, e sono convinto che lo farà, sarà decisivo. Io su di lui ci scommetto. E mi piace tanto anche Menez. Sì, diciamo che tra l’attacco di allora e quello di oggi ci sono delle cose in comune, poi dipende tutto dagli equilibri. Basta vedere l’Inter che ha vinto tutto, in cui c’era Eto’o che faceva pure il terzino». Ci va cauto Ciccio Graziani, per il quale il quartetto d’attacco del 2000 era potenzialmente più forte di questo: «Perché aveva 10 anni di meno».

Questo però è un ottimo attacco. Se Adriano torna quello di una volta... E Vucinic è un grande giocatore, anche se segna meno di quelle che le sue qualità gli potrebbero permettere. E poi c’è Menez, che secondo me è quello che meglio degli altri potrebbe adattarsi a fare un lavoro alla Delvecchio». Sarà mai possibile vederli tutti e quattro insieme? «Solo se si sta perdendo 2-0. Sennò è difficile sostenerli». Per Eusebio Di Francesco «le potenzialità ci sono anche se Adriano e Batistuta non sono paragonabili. Vucinic o Menez alla Delvecchio? Difficile, hanno entrambi enormi qualità, ma Marco era unico nella capacità di interpretare quel ruolo. Vucinic è più attaccante. Semmai Menez. Il francese, se stimolato, potrebbe provare a farlo». In quella cavalcata favolosa, terminata il 17 giugno 2001, i quattro cavalieri giallorossi collezionarono 50 reti. Quelli di oggi stanno già scaldando i muscoli.