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LEGGO (F. BALZANI) - Senza via di scampo. Rosella Sensi stavolta è davvero con le spalle al muro. Il presidente giallorosso ha poco più di 48 ore per decidere il futuro di Italpetroli e di conseguenza della Roma. Davanti ha due strade ugualmente dolorose da percorrere: 1) cedere la Roma ad Unicredit e perdere così lasset più amato; 2) impugnare la sentenza di Ruperto e intraprendere una dura battaglia legale.
La scelta va fatta in queste ore febbrili. Oggi infatti i legali di Unicredit e Italpetroli si incontreranno nuovamente. Per lultima volta prima dellarbitrato di lunedì prossimo. Proprio da questo incontro si saprà se laccordo fra le due parti verrà firmato (con conseguente cessione della Roma) o se si andrà allo scontro. Limpressione è che la Sensi abbia mollato la presa di fronte alla risolutezza di Unicredit. Dopo 4 anni di pagamenti inevasi, citazioni in Tribunale e attacchi mediatici, listituto creditizio è rimasto irremovibile. E lofferta di beni da lasciare alla Sensi al massimo prevede un numero di immobili del valore di 30 milioni.
Unicredit ha terminato il periodo delle mezze misure anche perché, nonostante le smentite di facciata, alle sue spalle sembra esserci un compratore deciso a rilevare la Roma. Inizialmente al 50%, entro il 2012 nella sua totalità. Nel calderone di voci e indiscrezioni si è fatto ieri il nome di Giampaolo Angelucci, uno dei protagonisti della sanità romana e nazionale.
La pista più calda però porta ancora una volta a Francesco Angelini. Limprenditore farmaceutico è un grande tifoso della Roma e già lo scorso anno dichiarò di voler acquisire la società. Negli ultimi tempi però aveva fatto sparire le sue tracce. Una strategia per lavorare nellombra? Quello che è sicuro è che Unicredit non terrà nelle sue mani la Roma nemmeno per un mese. Ieri il vicepresidente Paolo Fiorentino è stato chiaro: «Ancora non cè un accordo. Però se entreremo in questo film ci porremo sicuramente il problema di chi ingaggiare».
Intanto Pradè continua a lavorare. Ieri è stato a cena con Branca per parlare di Burdisso. Anche in questo caso le parti restano distanti.