Roma, patata bollente. Unicredit vuole affidarla a una nuova società

07/07/2010 alle 14:58.

LA STAMPA - Una «Newco», una società nuova di zecca per custodire il 67% della Roma che - salvo colpi di scena - è destinata a passare nei prossimi giorni dall’ Italpetroli della famiglia Sensi all’Unicredit. È questa, secondo ambienti legali vicini al negoziato, la strada che la banca guidata da Alessandro Profumo intende percorrere per tenere la partecipazione calcistica fuori dai suoi conti ed avviarla il più presto possibile a una vendita. Ma sulla trattativa per la ristrutturazione dell’intero gruppo Italpetroli - doveUnicredit vuole convertire i suoi crediti per 3

Certo, la questione Roma - eredità assai indigesta della fusione Unicredit-Capitalia del 2007 - è particolarmente sensibile per Profumo, che avrebbe fatto volentieri a meno di trovarsi nell’inedita posizione di primo banchiere italiano azionista di controllo di una società di calcio quotata in Borsa. Il richiamo della «Maggica», unito alla rigida fede interista di Profumo, scatena le fantasie più ardite: se ne parla sulle frequenze di Radio Centro Suono Sport; se ne occupa addirittura il Financial Times, che parla della «reluctant ownership» - la riluttante proprietà - della squadra di calcio da parte della banca; ci mette il becco anche la politica con il governatore del Veneto Luca Zaia che deplora come Unicredit impegni le sue risorse. Una miscela esplosiva, insomma, che in casa Unicredit si vuole disinnescare al più presto. Così i banchieri di piazza Cordusio, Milano, si terranno lontani da Trigoria, Roma Sud proprio attraverso la soluzione della «Newco» nella quale dovrebbe finire la partecipazione di maggioranza della As Roma, lasciandola fuori dal bilancio consolidato della banca. Unicredit ha infatti già deciso di affidare in fretta a un traghettatore - non c’è ancora un mandato formale, ma è già stata scelta la banca d’affari Rothschild il cui capo in Italia, Alessandro Daffinaè anche un gran tifoso della Roma - il compito di portare i giallorossi verso un nuovo proprietario.

Chi e per quale cifra? Il nome della famiglia Angelucci - cliniche private, mattoni ed editoria - continua a circolare con insistenza. E in quanto al prezzo difficilmente si potrà andare oltre i 150 milioni. Intanto Unicredit si terrà bene alla larga dalla Roma e dalle tentazioni del calciomercato, lasciando la gestione della squadra in mano al management e ai tecnici attuali. E la Sensi? La banca vorrebbe che proprio lei, come presidente senza più poteri operativi, assicurasse un passaggio senza scosse al nuovo compratore. Ma nelle trattative delle ultime ore la Sensi non sarebbe apparsa ancora sicura su questo punto. Quel che è certo è che l’ultima cosa che l’interista Profumo vuole fare è segnare un autogol proprio con la Roma.