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LA REPUBBLICA - Mentre la Roma guarda con apprensione alle prossime ore, unintervista rilasciata dal governatore del Veneto Luca Zaia scatena uninattesa polemica sul fronte politico. La sostanza dellintervento dellex ministro riportato dal Corriere Veneto è la seguente: anziché salvare una squadra di calcio, Unicredit in tempi di crisi farebbe meglio a pensare «ad un intervento vero, con soldi veri» a sostegno del Nor
Immancabili le reazioni. Dai soliti Paolo Cento e Luciano Ciocchetti, al coordinatore delle commissioni economiche del gruppo del Pd alla Camera, Francesco Boccia che ha ricordato allex ministro una vicenda giudiziaria a dir poco spiacevole per la Lega nord, quella di Credieuronord («La banca dei favori al Carroccio»): «Per Credieuronord, finita nel mirino di Bankitalia e della magistratura, e per i suoi bancarottieri non abbiamo saputo di analoghe preoccupazioni leghiste (...) Unicredit è unazienda privata, non prende soldi dallo Stato ed ha unassemblea di soci che è sovrana». E mentre la politica gioca la sua eterna partita anche sulla pelle della Roma, mentre in Borsa il titolo continua a oscillare impazzito, mentre sul fronte dei possibili compratori tutto tace (smentito anche linteressamento di una cordata guidata dagli Angelucci) la scadenza dellera Sensi si avvicina a grande velocità. Il «clima costruttivo» durante larbitrato di lunedì autorizza a pensare che giovedì alle 18,allappuntamento fissato dallarbitro Cesare Ruperto, possa essere scritta davvero la parola fine.