Roma d'Arabia

17/07/2010 alle 12:04.

IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - Poco prima di lasciare i quaranta gradi di Roma per raggiungere la più fresca (ma nemmeno troppo...) Riscone di Brunico, Francesco Totti si è fatto una chiacchierata con Radio Rai. Se stesso, Roma, la Roma, il futuro, la Nazionale, i sogni dell’uomo e del calciatore, questi i temi principali. Qualche battuta divertente, una stoccatina alla Lega Nord, che ha attaccato in passato la sua amatissima città.

Diventa Roma contro tutti, o contro tutti. «La Lega ce l’ha con la mia à. E’ solo invidia. Roma è la più bella del mondo. Dopo l’episodio con Balotelli, è successo il finimondo. E’ come se avessimo fatto Roma contro Italia, s’è messo in mezzo perfino il Presidente Napolitano, poi tutto il contorno di chiacchieroni... Il popolo di Roma in quell’occasione mi ha trasmesso l’amore che ha nei miei confronti, i romani sono capaci di trasmettere grandi sentimenti a una persona e sono in grado anche di perdonare: alla fine io sono una persona, un essere umano». Come a dire: con Balotelli ho sbagliato, ma giù le mani da Roma.

va avanti per la sua strada. Da calciatore che fa sognare i tifosi a papà che sorride ai figli. 
«Che sono la cosa migliore. Quando ho visto il mio Cristian per la prima volta, mi sono squajato». 

E domani qui a Riscone arriverà tutta la sua famiglia: Ilary, i due bambini , Cristian e mamma Fiorella. La solita carovana composta dal papà Enzo e i suoi amici già sono qui. Un essere umano, sottolineava Francesco, con i suoi difetti. «Sono permaloso. All’inizio tutta quell’ironia su di me... Rosicavo, me la prendevo. Poi ho detto divertitevi, anzi, divertiamoci insieme». Si diverte l’interlocutrice (Chiara Gamberale di Radio Rai), quando ricorda a il bacio in mondovisione tra Iker Casillas e la giornalista Sara Carbonero. «Sì bello. Ma la mia Ilary è meglio della Carbonero...». Ilary, le donne, il sesso. scende nell’intimo. «Farei sesso tutti i giorni. La mia prima volta? Avevo dodici anni con una ragazza di nome Simona sulle spiagge di Tropea: ma non ci ho capito niente».

Dal intimo al sportivo, a quello che indossa la maglia della Roma e che ha vinto un mondiale in azzurro. Il campionato del mondo in Sudafrica non gli è proprio entrato dentro. «Ero sempre in viaggio, ho visto poco. L’eliminazione dell’Italia? Non me l’aspettavo. Il mio rapporto con vittorie e sconfitte? Quando perdi, la disperazione dura due o tre giorni, quando vinci la gioia dura a lungo. La felicità per i Mondiali del 2006 però permane ancora adesso».  ha vinto uno scudetto a Roma ed è già tanta roba. Il futuro. «Sogno la con la Roma. Quanto giocherò ancora? Smetterò non appena mi accorgerò che non riuscirò a fare quello che sto facendo. Non mi vedo come allenatore: sono troppo buono». La Roma, i Sensi, il futuro tra mille dubbi. «Chi comprerà il club? Speriamo qualche sceicco, che l’abbia a cuore però. Dobbiamo comunque ringraziare la famiglia Sensi per tutto quello che ha fatto in questi anni e continuerà a fare». E i tifosi della Roma intanto ringraziano .