Roma, c’è una pista araba

15/07/2010 alle 09:12.

CORSPORT (P. TORRI) - Tanti rumors per nulla. Anzi no. Perché chi pensa che i con tatti alla ricerca del nuovo proprie tario della Roma siano cominciati solo da pochi giorni, è sulla strada sbagliata. Sono mesi, a stare stretti, che la Roma in vendita non è un mi stero per nessuno di quelli per i quali non deve essere un mistero. In Italia e all’estero.

ARABI - La notizia è stata verificata e confermata. Pochi giorni fa, in un noto albergo di lusso della capitale, qualificatissimi esponenti di Uni­credit hanno avuto un incontro con i massimi rappresentanti del Fondo sovrano reale Saudita. Non serve essere esperti di economia, per ca­pire che siamo di fronte a un fondo tra i più liquidi al mondo. Giusto per dare un numero, le risorse gestite dal Fondo sarebbero una cifra in­torno ai cinquecento miliardi di dollari. Pare anche, per esempio, che il cinque per cento del capitale del Fondo, sarebbe destinato per statuto a investimenti nello spettacolo e nel tempo libero. Il calcio non può non essere compreso. Come per esempio dimostra la proprietà del Manchester . Tra le parti si è parlato anche di Roma. Meglio, del futuro della Roma. Che, come si sa, dal prossimo ventisei luglio, giorno della ratifica della conciliazione tra Unicredit e Italpetroli, sarà anche ufficialmente in vendita. A questo proposito c’è da dire che gli avvocati delle parti si stanno incontrando tutti i giorni per fare in modo di chiudere il contratto entro il venti sei, così come l’arbitro degli arbitri, il professor Ruperto, è già al lavoro nella scrittura della sentenza finale avendo come obiettivo di chiudere il tutto entro il trentuno luglio.

RUMORS - E politica. Ieri sulla Roma è tornato a far sentire la sua vo ce anche il senatore Giulio Andreotti: «Dobbiamo comunque essere otti­misti per il futuro della Roma. Non bi sogna lasciarsi an dare a facili fanati smi anche perché non è il momento di fare il pianto greco ». Quasi con temporaneamente, un’agenzia, ri lanciava la cordata capitanata dalla famiglia Angelucci che avrebbe come sponsor l'onorevole Massimo D'Alema (gli Angelucci sono anche editori, in ballo ci sarebbe anche la proprietà de “ L’Unità”). Il tutto, mentre continua il prolungato silenzio dell'imprenditore Francesco An gelini. Le voci continuano a prolife rare come conigli. Impossibile riuscire ad averne il controllo. Una, ieri, riferiva che Aldo Spinelli sarebbe tornato a intressarsi alla Roma. Sarebbe tornato, l'attuale proprietario del Livorno (in vendita), perché già due anni fa il nome di Spinelli fu fatto come possibile acquirente giallorosso. C'è anche un'altra voce che vorrebbe il proprietario della Red Bull, Dietrich Mateschitz, in tenzionato a comprare il club giallo rosso. Voci queste, però, che non è stato possibile verificare e confermare. Al contrario di quella del Fondo sovrano Saudita.