GASPORT (S. BOLDRINI) - Garantiscono per lui Ernesto Che Guevara, Lionel Messi, Ezequiel Lavezzi e Lucio Fontana, l'artista fondatore del movimento spazialista: tutti nati a Rosario, la città dove Guillermo Enio Burdisso gioca dal 2009 e dove la sua carriera ha spiccato il volo. Aspettando il Burdisso vero, o, meglio, quello più famoso, la Roma si è infatti assicurata quello più giovane, anche lui difensore e punto di forza del Rosario Central.
Aspettando il Burdisso vero, o, meglio, quello più famoso, la Roma si è infatti assicurata quello più giovane, anche lui difensore e punto di forza del Rosario Central. Burdisso è stato arruolato con la formula del prestito oneroso 700 milioni e il diritto di riscatto a favore della Roma al prezzo convenuto di 4 milioni: se Burdisso junior, 22 anni, supererà l'esame del campionato italiano, un affarone. Per Burdisso senior, bisogna invece aspettare: è infatti slittato a lunedì l'incontro Inter-Roma. Le speranze della Roma nelle ultime ore sono aumentate e anche la mossa del direttore sportivo Pradè di assicurarsi il fratellino rema a favore dei giallorossi. La Juventus, arrivata ad offrire 7 milioni per il difensore, ha preso atto che Burdisso senior ha in tasca un accordo con la Roma (contratto da 2,5 milioni di euro a stagione per 4 anni).
Punto dincontro Il giocatore vuole la Roma. Ora tocca a Inter e Roma trovare un'intesa. Moratti chiede 8 milioni, la Roma ne offre 5: il punto d'incontro potrebbe essere una cifra tra i 6 e i 6,5. Ranieri ha ribadito ieri sera a Parigi di non voler pensare ad una Roma senza Burdisso senior: «Sapete quanto io tenga a Burdisso. Ha le caratteristiche che prediligo. E' bravo in campo e nello spogliatoio. Per me è un giocatore importante, ma poi lascio le discussioni alla società».
Totti Da Rosario a Parigi il volo è lunghissimo e per qualcuno è persino una scoperta. Francesco Totti, quassù ribattezzato Tottì, si esibirà per la prima volta a Parigi, a 34 anni, nella città dove si assegna il Pallone d'oro e dove guardare il mondo dall' alto in basso sembra un simbolo di questa grande capitale, comela torre Eiffel e Notre Dame. Totti ha giocato a Londra, Madrid, Berlino, Barcellona, Mosca, New York, Amsterdam, Sapporo, Daejeon, Monterrey fino a Genk e Kosice, mai però a Parigi, dove, al massimo, ha portato i figli a Disneyland. «E' la prima volta e la cosa m'incuriosisce. Per noi questo torneo è un buon test in vista della Supercoppa con l'Inter. Ci alleniamo da tre settimane, non siamo al top, ma vogliamo fare una buona figura. Sarà una stagione importante, tra Champions e campionato».