Roma, Adriano va già di corsa

07/07/2010 alle 11:32.

CORSPORT (P.TORRI) - Quattro ore, due la mattina, altrettanto il pome riggio, tanto per cominciare quel percorso che dovrà por tarlo a tornare Imperatore. Il primo giorno di Adriano a Trigoria non poteva andare meglio, anche se la bilancia ha confermato che i chili da buttare giù ci sono e non sa rà facile eliminarli, ma con la predisposizione, soprattut to mentale, dimostrata dal giocatore, si può essere ottimi sti per rivedere in campo il giocatore che

MATTINA -Adriano ha cominciato di prima mattina a lavorare. Prima delle nove e trenta era già in palestra dove ha cominciato a seguire il programma pre­disposto per lui che prevedeva una serie di esercizi a ter­ra e un po’ di tapis roulant. Poco prima delle dieci e tren­ta, l’Imperatore, maglia rossa e pantaloncini neri, insie­me ai compagni ha cominciato a correre sul verde del campo di Trigoria. Una corsa leggera ma continua a un certo punto interrotta per andarsi a sedere in panchina in compagnia di Daniele Pradè e Gian Paolo Montali che hanno seguito passo passo con occhio attentissimo la pri­ma giornata di lavoro dell’attaccante brasiliano. Poi ha ri­preso a lavorare in campo, in tutto un’altra oretta lavoro e poi tutti a pranzo. Con Adriano che non ha voluto posti­cipare l’orario d’inizio del lavoro pomeridiano, fissato per le diciassette quando il sole era ancora del tipo ma quando arriva l’autunno?

POMERIGGIO -Alle diciassette in punto, preceduto da un nuovo lavoro in palestra, Adriano è ricomparso in campo per prose­guire nel lavoro di corsa che come obietti­vo ha quello di far cominciare a smaltire almeno una decina degli oltre cento chili denunciati dalla bilancia. Dopo la corsa, Adriano ha ripreso un po’ di confidenza con il pallone conuna serie di palleggi.

SERA -Dopo il lavoro, ieri sera Adriano è andato a cena al ristorante «Checco dello scapicollo», pochi chilometri da Trigoria, locale da sempre frequentato da giocatori e tecnici giallorossi. Insieme al giocatore, in una saletta privata controllata dai proprietari del ristorante, tifosi della Roma al limite della malattia, si sono seduti un cu­gino di Adriano, Fabio Simplicio, il giallo­rosso Salvatore Scaglia, Gian Paolo Montali accompagna­to dal figlio. Non ci sono stati brindisi, ma la cena è stata molto gradita.