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IL ROMANISTA (V. META) - Prove tecniche di trasmissione. Claudio Ranieri riassume così lo stato dellarte nella sua Roma al termine del 4-1 in amichevolecontro lAlto Adige. Nella conferenza stampa post partita, a tenere banco è innanzitutto Adriano: «Ha un fisico possente, è normale che non sia ancora sciolto come Vucinic. Però va bene così. La difesa? Ha fatto il suo, mi sembra che non abbiamo concesso nulla a parte quelloccasione su palla inattiva».
Altro tema caldo, la preparazione atletica: «Non è vero che non corriamo. È che cerchiamo di riproporre il tipo di corsa del calcio. A noi interessa che la squadra corra per tutta la stagione». Una delle note più positive di questinizio di stagione è senza dubbio Menez. «Jeremy può giocare in ogni ruolo - conferma Ranieri - . Adesso lo stiamo facendo allenare più da centrocampista, ma quando torneremo al 4-4-2 giocherà su una delle corsie esterne». Si aspettava un Adriano così? «Non sono sorpreso. Quando lo abbiamo preso sapevamo che cerano degli aspetti negativi e altri positivi. Lui adesso vuole ricrearsi una verginità e si è mes so a disposizione. È un ragazzo timido, si vede che ha sofferto da adolescente. Come gli ho detto, deve divertirsi. Per fortuna - aggiunge - abbiamo uno spogliatoio unito che mette subito a loro agio i nuovi arrivati».
Sta facendo molto parlare il deferimento di Francesco Totti. Cosa ne pensa Ranieri? «Credo che il procuratore Palazzi capirà lo spirito con cui Francesco ha detto quelle frasi (a decidere saranno in realtà i giudici della Corte Federale, ndr). Ci sono persone che quando parlano smuovono sempre lopinione pubblica e lui è una di quelle. È comunque sereno». Dopo le polemiche scatenate dalle dichiarazioni di De Rossi sulla Tessera del Tifoso, la politica ha di nuovo fatto irruzione nel calcio. Ranieri non va tanto per il sottile: «Con i problemi che abbiamo, la politica farebbe meglio a cercare di risolvere quelli invece di parlare di calcio».