
CORSERA - Claudio Ranieri parla poco prima della partenza per il ritiro. È il suo primo, alla guida della Roma, perché lanno scorso ereditò la squadra dopo le dimissioni di Luciano Spalletti e trovò un gruppo a zero punti, allultimo posto in classifica e con gravi problemi di rapporti interni: «In questi primi giorni, a Trigoria, ho visto partecipazion
Gli chiedono se, nella visita a Trigoria, la presidentessa a tempo Rosella Sensi lo ha rassicurato sul prolungamento del contratto: «Il mio contratto non è un problema, la Roma per me è il massimo. Ho rifiutato anche diverse offerte per rimanere qui».
Il calciomercato non può colmare il gap con lInter, ma perdere Burdisso vorrebbe dire indebolire assai la squadra. Come comportarsi? «Burdisso è un giocatore importante per noi. Se però lInter insisterà su quelle richieste, non possiamo dare quello che non abbiamo. Inter che, lanno scorso, non laveva messo neanche nella lista Champions. Obiettivi? Non voglio illudere nessuno, ma puntiamo a ottenere il massimo. Quando sono arrivato cerano solo macerie, ma grazie al sacrificio di tutti siamo riusciti a riconquistare il nostro pubblico. Certo, sarà difficile ripetersi, perché giocare la Champions League porta via punti. Ma confrontarsi con i migliori è emozionante».
Il mercato ha portato Simplicio e Adriano: «A centrocampo abbiamo due giocatori di grande qualità tecnica, Pizarro e Simplicio, e due di grande temperamento, De Rossi e Brighi. Toni e Totti sono stati tutti e due limitati dagli infortuni. Quando sono tornati, la squadra era troppo stanca per sostenere la loro presenza contemporanea in campo. Toni e Adriano sono diversi: Luca è il perno per far salire la squadra, mentre Adriano è più finalizzatore e ama partire da dietro».
Totti e Adriano al Mondiale non cerano, ma Ranieri ha visto lo stesso qualcosa di buono: «Le quattro finaliste mi hanno ricordato la Roma: hanno pensato a divertire e divertirsi. Il Pallone doro? Lo merita Sneijder e lInter dovrebbe ringraziare il Real che glielo ha dato».
Inter. Cioè la grande rivale. Da Mourinho a Benitez, per Ranieri, non cambierà molto: «Se mi mancherà Mourinho? È più facile che mi manchino altre cose. Mourinho e Benitez sono due allenatori "italiani", che pensano prima di tutto alla fase difensiva. Per cui vedremo un'Inter compatta e con la stessa organizzazione datagli da Mourinho».
Chiusura obbligata con la vicenda societaria: « Nella mia carriera ho già affrontato cambiamenti al vertice, ma io ho sempre pensato al campo. Al tifoso interessa la squadra che va in campo, non i ruoli societari. Dobbiamo estraniarci da tutto e mantenere competitiva la Roma. Posso augurarmi che chi arriverà, romano o non romano, possa far meglio di una società che ha portato la Roma ai vertici del calcio italiano, vincendo uno scudetto e varie coppe. La famiglia Sensi è stata spesso insultata, ma il tempo è galantuomo. Come lo è stato con me, lo sarà con i Sensi».