
IL ROMANISTA (M.IZZI) - IL 13 luglio il disperato zapping pomeridiano ha regalato a pochi fortunati una sorpresa che dal punto di vista giallorosso ha del prodigioso. Alle 14:50 Rai Sport 1, dietro loscura dicitura del palinsesto che recitava semplicemente:
Questa video-storia della Roma (certamente la più articolata prodotta nel ventesimo secolo) venne realizzata su mandato della Sede Regionale Rai per il Lazio. I pregi di questi filmati sono inestimabili. Basti pensare agli stralci delle due interviste concesse da Dino Viola, registrate nella sede della Roma di Via del Circo Massimo. Si può osservare la bacheca sociale della Roma così comera prima degli esecrabili furti purtroppo subiti prima del definitivo trasloco a Trigoria. Il presidente fornisce particolari inediti sul ritrovamento della Coppa del 1942 e tra le righe sintuisce che il premio in danaro devoluto al benemerito falegname Mollicone che aveva rinvenuto il trofeo, venne elargito dallo stesso Viola. Tenendo tra le braccia quello storico trofeo Viola ricorda: «Nel 1942 ero in aeronautica e collaudavo il P108 quadrimotore. Decisi di andare a Livorno in bicicletta per assistere alla partita della Roma e chiesi alla mia fidanzata di raggiungermi. Avevo fatto male i calcoli delle distanze e percorremmo 70 chilometri allandata e 70 al ritorno, sempre con il vento contrario. E quindi, dopo questimpresa, stabilii che la mia eroica fidanzata era meritevole che io la sposassi». Sfilano i fotogrammi depoca della sfilata della polisportiva del 1931, con le schiere di ciclisti dellAS Roma che percorrono la pista di campo Testaccio.
Poi, pochi frammenti che hanno del clamoroso. Le immagini mostrano Paolo Jacobini, campione dItalia del 1942 nel suo negozio di articoli sportivi. A Jacobini viene chiesto: «Cosa conserva di quella grande vittoria?». Uccio accenna agli incancellabili ricordi, quindi aggiunge: «Ho poi un cimelio al quale tengo moltissimo, se vuole glielo faccio vedere. E una maglia originale di quel campionato». Per pochi secondi appare dunque la casacca in questione. Occorre considerare che fino ad oggi non si aveva notizia della sopravvivenza di nessuna maglia del primo scudetto. Se questo capo fosse sopravvissuto (e tutto lo lascia pensare), si tratterebbe di un ritrovamento eccezionale, per giunta di una casacca che sarebbe la più antica tra quelle sopravvissute a questi 83 anni di storia. Particolarmente efficaci sono anche gli estratti dallintervista concessa da Carlo Verdone, esilarante nel descrivere alcuni episodi della sua esperienza di tifoso: «Ricordo la stagione in cui Sormani giocò alla Roma. Non riuscì a rendere per quello che valeva. Una volta finì per terra e un tifoso dietro alle mie spalle urlò: "Ahò, ma come ce stanno 500 mioni pe tera e manco li raccoiete?"». Lultima delle quattro puntate parte a bordo della macchina di Bruno Conti che è in marcia verso Trigoria per prendere parte agli allenamenti. E come entrare nello studio di un grande pittore intento a completare una grande opera. Potremmo continuare a lungo, ma il succo del nostro articolo è presto riassunto, chiedere a Rai Sport una doverosa replica di questo materiale, magari in seconda serata, e suggerire di editare in qualche modo questopera che merita la più ampia diffusione.