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Menez: Roma ti farò vincere

28/07/2010 alle 11:03.

CORSPORT (P. TORRI) - Si smontano i tendoni, le attrezzature degli impianti, gli stand che hanno ospitato gadget rigorosa­mente in giallorosso, la sala stampa mentre sono in corso le ultime inter­viste. La Roma saluta Riscone di Brunico, la Val Pusteria saluta la Roma, è stato un suc­cesso questo secondo ritiro in Alto Adige dei giallorossi, c’è però il dubbio di non riveder­si qui tra dodici mesi, il contratto è scaduto, soprattutto Inter e pure Juventus hanno già mandato segnali che po­trebbero voler dire arrivederci Ro­ma.

MENEZ -Consensi generali sul ta­lento francese. Aveva convinto nelfinale della passata stagione, ha con­vinto ancora di più in queste due set­timane di preparazione in cui ha ot­tenuto promozioni importanti, da Ranieri a , il tecnico entusiasta di poterlo utilizzare in tanti ruoli, il capitano conquistato dal talento del ragazzo che ha cominciato pure a sorridere. Menez, fi­nalmente, si sente den­tro il progetto della Roma, al punto di met­tersi a disposizione in maniera totale:« Per questa Roma sono pronto a tutto, a gioca­re in qualsiasi posizio­ne del campo, anche se io mi sento un attaccante. Sto be­ne, in questo ritiro ho lavorato alla grande, ma trovo eccessivo che di me si dica che sono stato la rivela­zione di questo periodo. Questa è una grande Roma, una squadra de­stinata ad andare molto lontano, più lontano del passato campionato do­ve siamo arrivati secondi, quindi... Per riuscirci dovremo rimanere con­centrati in maniera più continuativa di un anno fa. Sono convinto che fa­remoun’ottima stagione. Si parla molto della nostra sfida all’Inter, lo­ro sono una grande squadra, hanno vinto tutto, ma noi vogliamo provar­ci. Da subito, dalla Supercoppa in palio il prossimo ventuno agosto. Sa­rebbe perfetto cominciare la stagio­ne vincendo un trofeo, ci garantireb­be una grande spintaper campionato e ».

PERROTTA -L’espe­rienza gli ha insegnato che la parole contano assai di meno dei fatti.

Simone Perrotta è or­mai un veterano e un leader di questa Roma, le delusioni scudettate le ha vissute tutte sulla pelle, non ha certo dimen­ticato, così come non ha dimentica­to di aver visto il Mondiale davanti al televisore, un Mondiale che era anche il suo da campione del mondo:« Il campionato sarà difficilissimo. Forse la Roma potrà avere il vantag­gio di conoscere Ranieri e di aver metabolizzato i metodi di allena­mento del tecnico, le altre tre gran­di, chi per una ragione, chi perun’altra hanno tutte cambiato alle­natore. In ogni caso questo potrebbe essere un vantaggio minimo perché, poi, la differenza la fanno i giocato­ri. Noi pensiamo ancora molto a quella partita persa all’Olimpico contro la Samp, è un ricordo doloro­so che abbiamo ancora dentro. Do­vremo ripartire più af­famati di prima. Non ci dovrà mai mancare la voglia di fare bene, il primo obiettivo do­vrà essere, sempre, quello di dare il cento per cento in campo. ? Quando lui par­la la risonanza è sem­pre maggiore, ci sono tanti perso­naggi che se non parlassero di Fran­cesco, non li conoscerebbe nessuno. Adriano si sta inserendo bene, del resto è facile in un gruppo come il nostro, il brasiliano lo vedo voglioso e carico. La Nazionale? Credo che la mia storia in azzurro sia finita. In Sudafrica Lippi ha fatto scelte diver­se, io non posso nascondere che mi è rimasto un po’ di rammarico per non esserci stato ».