Menez: Roma ora tocca a me

31/07/2010 alle 11:52.

CORSPORT (P. TORRI) - Preparatevi agli effetti speciali. Garantisce Jeremy Me nez, sorridente come non lo aveva mo mai visto, nella sua Parigi, esaltato pure dal fatto che Laurent Blanc, il ct che ha preso l’eredità di Do­menech che pure in Francia non può ve dere nessuno, lo ha preconvocato per la prima partita del nuovo corso, l’undici agosto a Oslo contro la Norvegia,

STAGIONE IMPORTANTE - Menez sen­te, odora, percepisce, che la pros­sima sarà la sua stagione. Con la Roma e, di conseguenza, con la na­zionale. Ha cominciato alla gran­de, mai visto così in forma, il pal­coscenico parigino vuole che sia il primo di un’annata che lo deve re­stituire al calcio a cui destinato, quello dei giocatori che fanno la differenza: « Non sono mai stato così bene. Mi sento alla grande. Vi giuro che voglio fare una stagione importante e io mi sento pronto a disputarla. Sento che è il mio momento. Nella Roma mi trovo sempre meglio, è una squadra che può di­sputare una stagione da assoluta protago­nista in tutte le com­petizioni in cui sarà impegnata. Sono feli­ce, sta andando tutto per il verso giusto. E’ vero, mi è arrivata la let­tera di preconvocazione per la Na­zionale e potete immaginare con quale gioia l’abbia letta. La nazio­nale francese sta aprendo un nuo­vo ciclo, ho l’età e l’ambizione per poterne fare parte. Ci sono molti giocatori giovani di talento nel cal­cio francese, si può pensare al fu­turo con ottimismo. Io con Beneze­ma, Ben Arfa e Nasri, siamo quat­tro ragazzi che hanno soltanto ven­titrè anni, possiamo e dobbiamo migliorare, ma questo si può fare solo giocando e accumulando esperienza, esperienza che si fa anche sbagliando. Voglio fare bene nella Roma e poi in Nazionale, so di po­terlo fare. Sono anche felice che la lettera di preconvocazione sia arrivata anche a Me­xes, lui merita di es­serci » .

RITORNO IN FRANCIA -La stagione di Menez comincia proprio nella sua Parigi, anche se la sua Parigi non è proprio quella del Parco dei Principi, lui è nato in una delle banlieu più toste, la numero novantaquattro, come il numero della sua maglia, un po­sto di quelli dove non devi mai ab­bassare lo sguardo se vuoi avere il rispetto che pretendi, una delle banlieu dove qualche anno fa scoppiarono i disordini che per qualche giorno finirono in prima pagina su tutti i giornali del mon­do. Menez non ha mai dimentica­to da dove è arrivato e oggi contro il Bordeaux, la Roma capirà, gio­cherà per la sua gente: « Allo sta­dio verranno la mia famiglia e tutti gli amici a vedermi. So­no felicissimo di gio­care questo torneo, tra la mia gente. So­no attaccatissimo al­le mie radici, i miei amici sono qui, sono cresciuto con loro. Sono felice anche di potermi far vedere in forma. Alla Roma ho sof­ferto il primo anno per problemi fisici, il secondo si è sbloccato do­po un colloquio che ho avuto con Ranieri, da quel momento è anda­ta sempre meglio » . E l’impressio­ne, forte e chiara, è che il meglio il ragazzo delle banlieu ce lo deb­ba ancora far vedere.