La Supercoppa non è un Privilege

20/07/2010 alle 12:15.

IL ROMANISTA (D.GALLI) - Salvo contrattempi dell’ultimo momento (vedi l’assemblea della Lega di B), oggi uscirà il comunicato sui biglietti della Supercoppa Italiana, il 21 agosto a Milano. I prezzi partiranno da 14 euro e non ci sarà bisogno della tessera del tifoso.

Ci siamo. Ieri a Trigoria stavano facendo delle controproposte alle richieste di Inter e Lega di Serie A. Limature di carattere tecnico. Su settori e prezzi, questioni care ai romanisti, c’è infatti pieno accordo. Ai tifosi giallorossi saranno riservati primo (35 euro), secondo (20 euro) e terzo anello blu (14 euro) del Meazza. I punti vendita del settore ospiti saranno le ricevitorie Lottomatica. Naturalmente, i romanisti potranno comprare biglietti anche di altri settori: poltroncina rossa (140 euro), primo anello rosso (110 euro), tribuna d’onore arancione (100 euro), primo anello arancione (80 euro), secondo arancione (35 euro) e terzo anello rosso (15 euro).

A meno che l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive non cambi idea nei prossimi giorni (la prima riunione della nuova stagione sportiva è prevista per il 6 agosto), i tagliandi giallorossi si potranno comprare liberamente. Dunque, senza necessità dell’As Roma Club Privilege, la tessera del tifoso romanista.
 
Nel dubbio, a Milano si sarebbero cautelati: sul comunicato dovrebbe essere riportata la consueta clausoletta "salvo diversa specifica determinazione dell’Osservatorio". O una cosa simile. Tranquilli, il Viminale ha già dato indicazioni precise. Via libera, stavolta. La Supercoppa Italiana inaugurerà la stagione e il Ministero
dell’Interno vuole che sia una grande festa. Consentire la trasferta solo ai romanisti che avessero già aderito al programma sulla tessera del tifoso, viceversa, avrebbe significato lasciare a casa migliaia di persone.
Altro che grande festa. Non sarebbe stato proprio il modo migliore per iniziare.
 
A differenza dello scorso campionato, il 21 agosto i romanisti pagheranno a San Siro il giusto prezzo. Magari, perché a organizzare la Supercoppa è la Lega di Serie A. E non l’Inter. Lo scorso 8 novembre, Via Durini impose infatti ai romanisti un prezzo di 30 euro per un biglietto di terzo anello e solo 22 agli interisti in un settore identico (il verde). In quella occasione fu clamorosamente violato il principio di reciprocità, che prevede l’obbligo per le società di non fare distinzioni, in prevendita, tra i propri tifosi e quelli avversari.
 
Si trattò di una vera e propria mancanza di rispetto per la Roma, in quella occasione non tutelata dalla attuale Lega di Serie A. Più che la differenza di prezzo, 8 euro, alla nostra società diede fastidio l’atteggiamento del club di Moratti. Che in quella occasione nemmeno si scusò con la Roma per l’"errore". Quattro mesi dopo, a Trigoria si sono "vendicati". Per la gara di ritorno, il 27 marzo, ai tifosi nerazzurri è stato riservato lo stesso
trattamento economico dei romanisti a San Siro: 22 euro ai tifosi della Roma in Distinti, otto euro in più agli interisti. Questa volta, la Roma non dovrà rispondere con la stessa moneta. Ma forse, meglio ripeterlo, solo perché sulla Supercoppa c’è il copyright di mamma Lega.