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LIBERO - Non è bastata una giornata per chiudere unera durata 17 anni, di cui gli ultimi 2 vissuti da protagonista assoluta come presidente. Dopo 12 ore di confronto, Rosella Sensi e Unicredit hanno rinviato a dopodomani alle 18 la decisione finale sullaccordo che dovrebbe portare alla cessione dellA.S Roma al gruppo bancario di piazza Cordusio. Dallincontro delle parti di ieri, di fronte al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto, è emersa comunque una sensazione chiara: il passaggio di mano è vicino.
Troppo pesante lesposizione debitoria di Italpetroli (il gruppo dei Sensi che controlla anche lA.S. Roma) nei confronti di Unicredit: 325 milioni di euro. Qualche dettaglio sul futuro accordo è già filtrato: ai Sensi rimarranno la residenza di famiglia, Villa Pacelli, ed un patrimonio immobiliare per circa 25-30 milioni. Lalternativa per la Sensi è dire no allofferta dei creditori ed iniziare una rischiosissima vertenza legale con un altissimo rischio di fallimento.
PEZZO DI STORIA - Logico, dunque, rinunciare ad un pezzo di cuore: il padre di Rosella, Franco, aveva acquistato il club giallorosso l8 novembre 1993, mantenendone proprietà e presidenza fino al 17 agosto 2008, giorno della sua morte. Da quel momentola figlia, già ad, lha sostituito ai vertici. Unimportante pezzo di storia romanista, unera appunto: in 17 anni la Maggica è tornata ai livelli della presidenza Viola, con il terzo scudetto (2001), due Coppe Italia (2007, 2008), due Supercoppe (2001, 2007) e una presenza costante in Champions League. Dopo i fasti tra anni Novanta e Duemila, con gli acquisti di stelle come Montella, Batistuta, Emerson, Cassano e arrivi di futuri big come Samuel e Mexes, proprio Rosella ha scelto una gestione cauta, a causa dellagrave crisi societaria. Per questo, i tifosi giallorossi ieri non hanno rinunciato alle contestazioni con striscioni come Virtuosi saluti!, Buffona vattene, 17 anni di bugie eRosella Sensi blah, blah, blah.
LINTER GODE - Unicredit non ha comunque intenzione di controllare la Roma. Lidea è quella di trovare al più presto un acquirente e passargli la patata bollente (il calcio non è un buon affare neppure per un colosso bancario). La stessa Sensi potrebbe mantenere un ruolo operativo di transizione, anche perché è stata appena eletta vicepresidente della neonata Lega Serie A. In ogni caso si rischia limpasse tecnica. Il mercato giallorosso era iniziato bene, con larrivo degli svincolati Simplicio (Palermo) e Adriano (Flamengo). In queste ore si deve parlare della cessione di Mexes e del riscatto di Burdisso dallInter: tutte trattative, però, congelate in attesa degli eventi. Alla fine a sorridere (oltre ai laziali) è lInter. Dal 2006 ad oggi la Roma è stata lunica a mettere in dubbio lo strapotere nerazzurro. Un ridimensionamento di Totti&Co sarebbe unaltra vittoria per Moratti.