La costante è la pastasciutta. Verdure a go-go, zero alcol

19/07/2010 alle 06:19.

IL ROMANISTA (G.PIACENTINI) - «Siamo quello che mangiamo». Lo diceva il filosofo tedesco Feuerbach in uno dei suoi scritti più famosi “Il mistero del sacrificio o l’uomo è ciò che mangia”. Una filosofia che però è stata ripresa anche dallo staff medico e dallo staff atletico giallorosso che insieme ad un nutrizionista hanno preparato la dieta che i giocatori stanno osservando nel ritiro di Riscone.

Si alterna la pasta in bianco con quella al pomodoro o con il riso al parmigiano. Per secondo si alternano carne e pesce, cucinati nella maniera più “dietetica” possibile. Le carni bianche sono le più gettonate, con il pollo cucinato in modi differenti, ma anche le carni rosse sono molto usate. In ogni pasto non può mancare tanta verdura: nel ristorante dell’albergo dei giallorossi c’è un tavolo dedicato appositamente alle verdure, che vengono servite a buffet: carote e finocchi ci sono sempre sul tavolo dei calciatori. Così come il prosciutto crudo e il parmigiano. Anche la frutta, come la verdura, è a buffet: ananas, melone, anguria, sono i frutti più gettonati ma anche le mele e le pere che da queste parti sono buonissime. A fine pasto, ma solo a cena e non a pranzo, per chi vuole c’è la possibilità di mangiare alcuni dolci: la crostata del cuoco Luca non manca mai, ma anche il sorbetto al limone è molto richiesto. Assolutamente vietate le bibite gasate e gli alcolici. Ma sarebbe stato assolutamente strano il contrario. Chissà cosa penserebbe Feuerbach della dieta giallorossa?