
IL ROMANISTA (D.GIANNINI) - De Rossi, Pizarro e Simplicio. Un centrocampo spaziale, quello della Roma del prossimo anno. Roba che solo il Barcellona può reggere il confronto. Ieri però, nel terzo allenamento dal giorno della ripresa, delle tre stelle a disposizione di Ranieri ce ne era una sola.
Sì, perché il sogno è di vedere quei tre tutti insieme in campo. Per vedere leffetto che fa sugli avversari questa diga che, fino a prova contraria, pare il perfetto mix di muscoli, tecnica e dinamismo. Ma larrivo di Simplicio sarà fondamentale anche nellottica di far rifiatare gli altri due compagni di reparto. Lo scorso anno De Rossi ha dovuto saltare molte partite per la frattura allo zigomo e non solo, ma poi non ha staccato il piede dallacceleratore fino alla fine. Non cera tempo, cera uno scudetto da andare a prendere. Stesso discorso per Pizarro che, nonostante i ciclici fastidi di infiammazione al ginocchio, nellultimo campionato ha giocato 31 partite e quando è mancato si è sentita da morire la sua assenza (vedi gli ultimi minuti di Cagliari). Bene, stavolta (senza nulla togliere al contributo prezioso di Brighi) con la Champions che leverà energie fondamentali, ci si potrà anche permettere il lusso di risparmiare qualche partita ai due. Tanto lì nel mezzo cè Simplicio, uno che è già pronto a giocare: «Sto abbastanza bene fisicamente - ha detto nei giorni scorsi -. Mi sono riposato nelle vacanze e ora voglio fare il meglio possibile». In tutti i ruoli che Ranieri gli chiederà: intermedio di destra, di sinistra, o nel mezzo come nellultimo allenamento. Il vero jolly.