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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Il giorno è arrivato. Adriano torna nuovamente a Roma, stavolta per rimanerci, mentre il suo presidente, Rosella Sensi, vivrà la sua giornata più importante nella querelle con Unicredit. Oggi lImperatore sbarcherà a Fiumicino (insieme con Simplicio) per cominciare la sua avventura italiana. Venerdì sera, a Rio de Janeiro, ha organizzato una festa nel quartiere Recreio dos Bandeirantes, nella zona sud ovest della città, dove si è presentato insieme allex moglie Danielle Carvalho e ai due figli Adrianinho e Sophia.
Non un party come aveva abituato negli ultimi tempi con donne, musica e birra ma una festa in famiglia con oltre 20 bambini. Prodigo di sorrisi e attenzioni verso i piccoli, che si sono messi in fila per strappargli un autografo o una foto-ricordo, è tornato anche a parlare di calcio. Prima di arrivare alla festa, infatti, Adriano aveva assistito alla sconfitta del Brasile contro lOlanda. Chi si aspettava qualche polemica nei confronti di Dunga, reo di non averlo convocato, sarà rimasto deluso: «La Seleçao nel primo tempo ha dominato - ha spiegato - poteva segnare più reti. Poi nel secondo è arretrata troppo e gli olandesi ne hanno approfittato. Alla fine, però, non penso che si possa imputare nulla ai ragazzi: hanno dato tutto quello che avevano. Non era giornata. Felipe Melo? Meglio se non ritorna in Brasile...». Lui invece non vede lora di arrivare a Roma: «Sono un uomo felice. Sono pronto per cominciare la mia nuova avventura».
Anche Burdisso vorrebbe proseguire quella in giallorosso. Ieri il suo agente Hidalgo è stato chiaro: «Nicolas è stanco. Vogliamo una volta per tutte che si giunga alla definizione della trattativa». Tornando al brasiliano, a Trigoria lo aspettano per domani quando con il connazionale Simplicio e i giovani Rosi e Pena inizierà a lavorare per recuperare un minimo di tonicità muscolare prima del ritiro. Chissà se lImperatore è stato messo a conoscenza di quello che sta accadendo alla holding Italpetroli e di conseguenza al club con il quale si è legato per i prossimi tre anni.
Mentre varcherà i cancelli del centro sportivo Fulvio Bernardini, a circa 40 chilometri di distanza, zona Corso Francia, Rosella Sensi deciderà se apporre o meno la firma sullaccordo che equivarrebbe allestinzione del debito del gruppo petrolifero sia con Unicredit (325 milioni) che con Monte Paschi di Siena (80), a fronte di un trasferimento degli asset, compresa la Roma, allistituto bancario dellad Profumo. Decisione che ancora non è stata presa (alla famiglia rimarrebbe un residuo controllo di valori immobili pari a 25 milioni) e a dimostrazione cè la visita di ieri a Palazzo Chigi della dottoressa Sensi che ha incontrato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Un ultimo, strenuo tentativo, di non abdicare e la dimostrazione di non temere larbitrato che sarà la logica conseguenza, qualora non dovesse arrivare la conciliazione fra le parti. Il presidente del collegio arbitrale, Cesare Ruperto, nellincontro del 23 giugno, è stato chiaro: «O cè laccordo oppure si va al lodo arbitrale». Tocca a Rosella decidere. Cè tutto: il documento redatto dagli avvocati e la volontà della banca di archiviare la questione. Manca solo la firma che in questi casi non è un dettaglio da poco.