E' una giustizia tutta da ridere

24/07/2010 alle 12:22.

CORSPORT (S. RIZZO) - Con una celerità che gli fa onore, il procuratore federale ha deferito Totti per aver detto «Mi hanno rubato due scudetti». La frase incriminata è di pochi giorni fa, esattamente di martedì: 72 ore per un deferimento. Roba da giustizia che funziona e colpisce subito, potrebbe dirsi. Eravamo abituati ad altro: di recente sono stati deferiti e squalificati il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini ( poi giustamente assolto in appello) per una vicenda del 2002, non chè l’ex presidente del Napoli, Salvatore Naldi, per una storia del 2004.

Siamo dunque passati da 8 anni a 72 ore, ed è abbastanza sorprendente.

Secondo aspetto bislacco della vicenda: è stato deferito perchè ha evidentemente offeso qualche altro tesserato, del quale peraltro non ha fatto il nome. A dir la ve rità, il capitano giallorosso aveva fatto una battuta. Ad una domanda (c’è un frate che dice che alla Roma hanno rubato due scudetti) ha risposto ridendo: «Da frate dico che mi hanno rubato due scudetti » . Insomma, scherzava, ma il procuratore deve aver pensato che spesso scherzando si dice la verità. Non risulta che sia stato invece deferito il dirigente dell’Inter, Marco Branca, che lo stesso giorno ha così replicato a : «E’ vittima della calura estiva» . Evidentemente questa frase non è stata giudica ta offensiva, eppure non risulta che Branca l’abbia detta ridendo.



Insomma, giustizia improvvisamente celere e anche abbastanza discriminatoria. Ma c’è almeno un altro episodio che non va dimenticato. Un anno dopo aver compiuto un «misfatto» (a proposito di celerità), il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, è stato prima deferito (peraltro in gran segreto) e poi squalificato.
 Così ha commentato il provvedimento: «Ho mol to rispetto per i giudici, ma molto meno per la Fe derazione. Aveva proprio ragione Mourinho a sostenere che quest’anno sarebbe stata molto più dura e che ce l’avrebbero fatta pagare» . Moratti non è mai stato deferito e non rideva mentre offen­deva la Federazione. Per concludere: giustizia ce lere, discriminatoria e, soprattutto, da ridere.