«E’ una Roma bella e forte»

17/07/2010 alle 13:08.

CORSPORT (G. D'UBALDO) - Claudio Ra nieri ha voluto Simplicio e non ha fatto partire Brighi, che aveva molte richieste. Gli assi portanti del centrocampo giallorosso restano Pizarro e De Rossi e in più c’è Perrotta, al quale il tecnico anche quest’anno rinuncerà raramente. La Roma in mezzo è una delle squadre



A gennaio c’è stata la possibilità di andare all’Inter. Avrebbe potuto vince re tutto...



«Non sono pentito della scelta fatta, ho preso la decisione che volevo e ho preferito rispettare il mio contratto con il Palermo. E poi ora sono in una gran de squadra».



Ha scelto la Roma perché da sempre è una colonia brasiliana?



«No, l'ho scelta perché volevo indossa re questa maglia. Questa per me è un'occasione importantissima, anche per cercare di tornare in nazionale. E perchè per la prima volta potrò giocare in . Questa squadra ci darà grandi soddisfazioni».



Come è stato l'impatto con la Roma? 



«Molto tranquillo e positivo. Lavoria mo bene per tornare subito in forma.
 Durante l’estate non ho fatto vacanze per recuperare da uno stiramento. Ora è tutto superato. Il mio ruolo non sarà un problema. Ho giocato in tutte le po sizioni del centrocampo
».



Arriva in una squadra competitiva? 



«Sicuramente. Ci sono tanti campioni e si vede che Ranieri è carico, ci tra smette il suo entusiasmo. E’ un allena tore che ti coinvolge, che ti aiuta. L’ap proccio anche con lui è stato positivo».



Da mesi il suo trasferimento in gial lorosso era nell’aria. 



«Sapevo di quest'interessamento tra mite i giornali. Quando la Roma è venu ta in Brasile per Adriano, si è conclusa anche la mia trattativa ed ho firmato. Per il mio futuro il club giallorosso è un'opportunità grandissima».



Quanto siete lontani dall'Inter? 



«Loro sono ancora la squadra più for te, ma si riparte da zero. Dovremo esse re pronti ad arrivare in fondo ad ogni competizione».



Divide la camera in ritiro con Adria no. Come lo vede?



«E’ tranquillo. Ci ho giocato contro e non vedevo l'ora di avere la soddisfazio ne di giocarci insieme. Quest’anno pos siamo fare qualcosa di importante per questa squadra. Non lo conosco poi co sì bene. Abbiamo lo stesso procuratore ma lui vive a Rio e io a San Paolo. E' un ragazzo che ama vivere senza troppe pressioni. Ora sta cercando di tornare e fare vedere il vero Adriano. Noi siamo qui per dargli una mano».



Nella Roma può fare anche il vice-Pi zarro. A centrocampo ci sarà grande concorrenza...



«Sono venuto sapendo la situazione. Ci sono tantissimi giocatori importanti. Se parto dalla panchina o gioco è indif ferente. Sono qua per aiutare questa squadra a migliorare. A prescindere dalla posizione. Cercherò di imparare da chi c’è da tempo. Non ho la pretesa di giocare per forza».



La Roma vive una situazione societa ria particolare. Ha visto la squadra tranquilla?



«Serenissima. Ci sono persone che stanno lavorando bene sul campo, fuori dal campo ce ne sono altre, esperte, che lavorano su questo fronte. Noi dobbia­mo solo pensare a dare il massimo sul terreno di gioco».



Appena sbarcato a Roma disse che le sarebbe piaciuto giocare con .



«Ma non voglio giocare solo con lui, ad esempio c'è anche Pizarro: da avver sario mi ha sempre dato molto fastidio».



Ranieri ha detto che in trent’anni di calcio non ha mai visto uno spogliatoio così unito...



«Bello, veramente spettacolare. Appena sono arrivato mi hanno fatto sen tire subito parte del gruppo. Si scherza quando si può scherzare e si fa sul serio quando c'è da lavorare».



Per caratteristiche tecniche si avvici na ad un regista come Pizarro o ad un incursore come Perrotta?



«Ho fatto un pò di tutto. Arrivato in Italia ho fatto il centrocampista basso. Con il passare degli anni ho trovato al lenatori che avevano idee diverse. Mi sono trovato bene sia più dietro che avanti».



Qual è stato l’allenatore che l’ha aiu tata di più?



«Sono stato bene con tutti. Però devo dire che Silvio Baldini mi ha dato una spinta in più. E' stato il mio primo alle natore, ero appena arrivato in Italia, non sapevo neanche parlare bene la lin gua, lui mi ha fatto crescere tantissimo ».



Che effetto fa giocare al fianco di un giocatore come ?



«E' un altro calcio. Se c'è un giocato re che ragiona come lui gira tutta la squadra. Ti mette in condizione di stare sempre bene in campo».



Il rapporto con il tuo ex presidente Zamparini si è concluso positivamente?



«Sì, assolutamente. Lo posso solo rin graziare per le quattro stagioni passate al Palermo».



Chi conosceva dei calciatori brasilia ni in forza alla Roma?



«In Brasile ho giocato con Cicinho e Baptista e da avversario ho affrontato Doni e Julio Sergio. Per me è bello ve dere un gruppo di tanti brasiliani. Voglio continuare la tradizione brasiliana della Roma».