
IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Il suo sembra un destino crudele. Perché non è la prima volta che Ranieri si ritrova, suo malgrado, a dover fronteggiare situazioni societarie delicate, prossime al passaggio di proprietà. Gli era già accaduto, per cominciare, nella sua esperienza allAtletico Madrid
A Londra, quattro anni dopo, altro cambio di proprietà e nuovo esonero. Abramovich compra un Chelsea sullorlo del crac finanziario e a fine campionato, nonostante il secondo posto e la semifinale di Champions, decide di sostituire il tecnico romano con Mourinho. In realtà non va dimenticata nemmeno la sua esperienza al Parma. In questo caso è lui a subentrare dopo nemmeno un mese che Ghirardi è divenuto il nuovo presidente: eredita una situazione a dir poco disperata con la squadra ad un passo dalla serie B. Compie un piccolo miracolo calcistico e grazie alle reti del baby Rossi, allepoca appena diciannovenne, riesce nellimpresa di raggiungere la salvezza.
Questo per dire che Ranieri è ormai un esperto in materia. Le sue spalle grosse sono una delle poche certezze rimaste alla Roma. Il tecnico ha voglia di ricominciare, pronto a far quadrato verso lesterno, ma desideroso allo stesso tempo di avere dei chiarimenti dalla dirigenza. In primis da Rosella Sensi. Non dovrà aspettare molto: domani ci sarà lincontro a Trigoria. Sul tavolo cè una promessa di rinnovo contrattuale da parte del presidente nellultima chiacchierata a LAquila, prima del rompete le righe, reiterata una decina di giorni fa quando lallenatore era ancora in barca alle isole Eolie.