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IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Gioco delle parti. E quello andato in scena ieri a Milano. Da un lato Branca, dallaltro Pradè e sul piatto il cartellino di Burdisso. Già alla vigilia si sapeva che non sarebbe stato un incontro risolutivo ma la distanza fra domanda (10) e offerta (3,5) ha colpito anche i diretti interessati. Sei milioni e mezzo di differenza farebbero pensare ad una fumata non nera ma nerissima. In realtà non è proprio così, e a dimostrazione cè il fatto che Roma e Inter si rivedranno giovedì o venerdì prossimo.
Perché un nuovo incontro se le due posizioni sembrano inconciliabili? Semplice, siamo solo alle schermaglie iniziali e a pesare sulla trattativa, come prevedibile, sarà il parere del calciatore. Burdisso ha il contratto in scadenza con i nerazzuri nel prossimo giugno. E vero che cè unopzione per il 2012 ma questa è a favore del difensore che ha già fatto sapere a via Durini, attraverso il suo agente Hidalgo, come voglia rimanere nella capitale. Da tempo ha laccordo con la Roma (2,5 milioni sino al 2014) e di tornare a Milano non ci pensa minimamente, figurarsi altre destinazioni. A questo punto sembra difficile pensare che lInter, che ha già deciso di lasciarlo partire insieme a Muntari, Quaresma (trasferitosi al Besiktas per 7,3 milioni) e Maicon (si attende solo laffondo definitivo del Real Madrid), lo voglia trattenere per poi perderlo a parametro zero fra dodici mesi.