
IL ROMANISTA (D.GALLI) - Pradè oggi sarà a Milano. Contrariamente alle indiscrezioni che circolavano ieri sul web, però, il nostro direttore sportivo non ha in agenda alcun incontro con Hidalgo. Anzi, è da un po che il manager di Burdisso non si sente con la dirigenza romanista.
La distanza tra domanda e offerta, al momento, è ancora parecchia. A Milano chiedono dieci milioni, a Roma ne offrono 3 e mezzo. Probabile, comunque, che oggi Pradè provi un po a ridurla. Perché sì, non incontrerà Hildago.
Ma non è detto che, tra un affare minore e laltro, non riesca a trovare un momento per parlare nuovamente con lInter. In fondo, cosa altro avrebbe da dirsi con lagente di Nicolas? Laccordo economico con il calciatore è stato trovato da tempo. Se la Roma troverà anche quello con Via Durini, in giallorosso Burdisso guadagnerà 2.5 milioni netti lanno, più i premi, per quattro stagioni. Lacquisto di Nicolas resta la priorità del mercato romanista. E Mexes? Non si muove. A Trigoria continuano a straconfermare quanto già detto nei giorni scorsi. A meno di unofferta davvero scandalosa, Philippe vestirà ancora la maglia della Roma. Anche perché, pur decidendo di privarsene, la Roma dovrebbe cercare unalternativa di pari livello. Non ci sono, attualmente, le condizioni economiche per pensare di trovarla. E poi sì, daccordo, Burdisso ha sopravanzato Mexes nelle gerarchie di Ranieri. Ma chi oggi partirà di sicuro per Riscone di Brunico è Philippe, mica Nicolas. È stato lo stesso Hidalgo a ribadirlo: «Burdisso ha un contratto. Andrà in ritiro con lInter e poi si vedrà». Bisogna interpretare nel modo giusto queste parole. Il manager vorrebbe che fosse la Roma a sbloccare limpasse, alzando lasticella. A Trigoria sanno a che gioco sta giocando il procuratore. E sanno pure che Nicolas ha chiesto espressamente a Hildago di restituirgli la Roma. «Non voglio più tornare a Milano. Mai più». Messaggio ricevuto, intesa conclusa, e pure rapidamente. Per ora, solo quella con la Roma. Oggi Pradè lavorerà per raggiungere anche quella con lInter. A Trigoria sono convinti che la firma prima o poi arriverà. Forse, più poi che prima.