Ben vengano i ricchi arabi

21/07/2010 alle 10:42.

CORSERA (B. TUCCI) - Ho voluto sentire un gruppo di amici per chiedere loro che cosa ne pensavano della fantascientifica Roma formato arabo, cioè acquistata da uno sceicco. La risposta è stata dotta, ma unanime: «Pecunia non olet», cioè il danaro non ha odore.

Finora, il tifoso giallorosso ha dovuto sempre tirar la cinghia e sentirsi ripetere ogni estate che questo o quel campione non potevano atterrare all’ombra del Colosseo. Primo, perché costava troppo, secondo perché il premio d’ingaggio era superiore a qualsiasi immaginazione. Ora, chi vi scrive è dell’avviso che certe cifre sono davvero incomprensibili e che i milioni di euro che debbono essere impiegati sono umilianti per chi li legge.

Un freno a questo andazzo sarebbe necessario oltre che auspicabile. Però, riconosciuto il malcostume, si deve sperare che a Trigoria arrivi un qualcuno o molti qualcuno che vogliano veramente il bene della Roma. Acquistando quei pochi elementi che servano alla squadra e diano a Ranieri la possibilità di costruire un gruppo in grado di primeggiare o, comunque, di lottare fianco a fianco con le altre prime della classe. Si dirà: anche Rosella Sensi è riuscita nell’intento pur avendo le casse semivuote. Certo: brava, bravissima. Ma, visto che si deve voltar pagina, allora è auspicabile che non si debba ogni estate spaccare il centesimo per dare uno o più rinforzi alla squadra. Chiede forse troppo il tifoso romanista? Non credo.

Possibile che ogni volta che la Lazio deve acquistare un giocatore dobbiamo assistere ad una telenovela? Ora è stata la volta di Boateng, un ghanese messosi in luce durante i campionati del mondo. Il tira e molla non ha tregua: un giorno si ed un altro pure abbiamo letto una notizia diversa. Conteso fra Formello e il , non si sa dove ancora dove andrà a giocare, anche se è improbabile che approdi a Roma. Per cortesia, finiamola.