«Adriano vincerà le partite da solo»

14/07/2010 alle 10:35.

CORSPORT (P. TORRI) - «Adriano fa la differenza». Se lo dice uno che si chiama Francesco Totti, la questione non può che farsi molto inte­ressante. Se non altro perché è il capita­no di una Roma che ha conteso all’Inter l’ultimo scudetto sino all’ultimo secondo di gioco dell’ultima partita. E quindi, per la proprietà transitiva, se l’appena arri­vato «Adriano fa la differenza», allora vuole dire che la sfida è già stata lancia­ta, primo appuntamento il ventuno agosto a San Siro

STAGIONE -In attesa delle prime rispo­ste sul campo, si fida delle sue sen­sazioni. Non è partito nessuno, sono arri­vati Adriano, Simplicio (e Rosi), la pros­sima Roma sarà più forte di quella che hachiuso la stagione felice per una rincor­sa straordinaria, ma pure un po’ delusa per non aver portato a casa nulla. E allo­ra, come ha spiegato in un’intervista rila­sciata aRoma channel,subito dopo la sua visita con maglia nuova allo store di Piaz­za Colonna, il futuro non potrà che esse­re migliore:«E’ normale che siamo anco­ra in una fase di rodaggio, sono solo due giorni che siamo tornati a lavorare, con i nuovi giocatori ci siamo appena conosciuti. Adriano e Fabio Simplicio mi hanno fatto un’ottima impressione. Prima anco­ra che due grandi giocato­ri, sono due grandi perso­ne. Tutto lo spogliatoio li aiuterà per far­li ambientare il prima possibile, con la speranza che diano il loro massimo con­tributo per arrivare fino in fondo. Adria­no non lo devo certo scoprire io. E’ un gio­catore che fa la differenza, è uno di quei calciatori che sono in grado di vincere una partita da soli. Lui sa benissimo qua­li sono i suoi obiettivi, così come tutti noi sappiamo quali sono i nostri. Sono con­vinto che insieme faremo grandissime cose».

SOCIETA’ -Durante le vacanze c’è stata qualche sostanziale novi­tà in società. E’ vero, la famiglia Sensi è ancora al timone della Roma, quel­la famiglia Sensi con cui il capitano giallorosso ha condiviso quasi tutta la sua carriera, ma oggi la Roma è in vendita, non è da escludere che tra qualche mese ci possa essere un nuovo proprietario. che ne pensa?«Una buona parte delle mie ferie le ho trascor­se all’estero, non sono riuscito a seguire passo passo le vicende societarie. Trami­te alcune persone sapevo quello che po­tevasuccedere e poi è successo. Il presi­dente ci ha confermato la fiducia nella squadra e nella società. Noi dobbiamo pensare soltanto al campo, al resto ci penserà chi di dovere. L’importante è che ci sia sempre la dottoressa Sensi dietro dinoi e ci dia una mano».

NAZIONALE -Quando è partito per le va­canze era ancora campione del mondo, è tornato da ex, spettatore di un Mondiale che per l’Italia definire deludente è un esercizio di ottimismo:«Ha vinto la Spa­gna, credo sia un risultato giusto, si è di­mostrata la più forte. Quando hai in rosa tutti giocatori di Real Madrid e Barcello­na non puoi che essere una grande nazio­nale. Mi dispiace per il risultato dell’Ita­lia, nessuno poteva pensare che arrivas­se ultima nel suo girone. Purtroppo tra infortuni, sfortuna e altre cose non sono riusciti a qualificarsi per gli ottavi di fina­le. Dispiace a tutti, ma questo è il calcio». Quattro anni fa era stato molto diverso.