CORSPORT (R.MAIDA) - Fine delle illazioni e delle battutacce. E arrivato, Adriano è a Roma. Ed è una notizia confortante, nel giorno più sof ferto dellera Sensi. Dopo una serie di intop pi, Adriano è sbarcato al terminal 1 dellae roporto di Fiumicino pochi minuti prima della 15, proveniente da Rio de Janeiro via Parigi. «Tutto previsto» , garantisce la socie tà. Si era sparsa la voce di un altro aereo perso, il San Paolo-Roma delle 7.25 del mat tino, ma pare che Adriano avesse prenotato il viaggio del giorno precedente, con arrivo alle 14.40. Il problema vero è stato il volo: molto turbolento, non gli ha permesso di dormire. Ma è acqua passata. Con Adriano non cera il figlio, per il quale il giocatore ha comunque risolto le questioni burocratiche con lex compagna, e nemmeno la madre. Solo un cugino, Rafael, cui è stato affidato il compito di portare una voluminosa valigia. Il resto della famiglia si trasferirà a Roma una volta che Adriano avrà trovato casa.
LASPETTO -Non ha ancora locchio della tigre, anzi era piuttosto assonnato per il lungo viaggio, ma la tigre ce laveva addosso, aggressiva, disegnata su una maglietta bianca. Barba incolta, occhiali scuri, jeans da rapper, un bel doppio mento che svela i chili di troppo, Adriano è stato scortato velocemente da tre guardie del corpo (!) fino alluscita. Poi, a bordo di una Jaguar nera guidata dal team manager Salvatore Scaglia, si è trasferito in quella che sarà la sua casabottega: il centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria. Nel breve tragitto tra larea arrivi dellaeroporto e lauto che lo aspettava, è stato incitato con vigore da una cinquantina di tifosi.«Sfonda tutte le porte» era lo slogan più utilizzato, inneggiante al suo piede sinistro esplosivo, insieme con il coro che la gente romanista ha già assimilato dal popolo interista sulle note di Sarà perché ti amo dei Ricchi e Poveri.
CI CREDO -Nonostante il pressing della sicurezza, chissà perché così rigida ed energica, Adriano è riuscito a scambiare qualche parolacon i giornalisti.«Sono un po stanco - ha ammesso -ma anche molto contento di essere qui. Ho voglia di mettermi al lavoro per aiutare la Roma. Già mi sono allenato in Brasile per perdere un po di peso. Adesso devo stare tranquillo e mettere la testa a posto ». Lha detto proprio lui. E ancora:«Spero di non deludere nessuno, ce la metterò tutta. La Roma può aiutarmi a tornare quello che ero. E anche a tornare nella nazionale brasiliana. Sono dispiaciuto per leliminazione della squadra dal Mondiale. Sono dispiaciuto perché giocavano tanti miei amici e perché so quanto il Paese tenesse a vincere la coppa. Sarà per la prossima volta, con un nuovo Brasile». Ma per il Mondiale da giocare in casa cè tempo: quattro anni. La Roma invece ha fretta. Può vincere loscudetto con Adriano?«Sicuramente, sicuramente ». E queste più che parole, sono musica per i tifosi.
LIMPATTO -Adriano è entrato per la prima volta a Trigoria verso le 15.20. Ha incontrato i dirigenti e il collega Fabio Simplicio, che ha lavorato in palestra e in campo sia di mattina che di pomeriggio insieme con il giovane portiere Pena, ma non ha ancora cominciato la preparazione atletica. Meglio un lungo sonno per smaltire il jet lag. Si allenerà da oggi fino a sabato. E nel frattempo visiterà alcune case: forse andrà ad abitare in una villa nella zona di Casalpalocco-Axa, dove vivono anche gli altri brasiliani Juan e Doni. Ma in questi giorni dormirà sempre nella foresteria di Trigoria, in una stanza singola. Aspettando il raduno della squadra di lunedì prossimo e la partenza per il ritiro di Riscone di Brunico.