Adriano: «Sarà Roma da scudetto»

06/07/2010 alle 12:58.

CORSPORT (R.MAIDA) - Fine delle illazioni e delle battutacce. E’ arrivato, Adriano è a Roma. Ed è una notizia confortante, nel giorno più sof ferto dell’era Sensi. Dopo una serie di intop pi, Adriano è sbarcato al terminal 1 dell’ae roporto di Fiumicino pochi minuti prima della 15, proveniente da Rio de Janeiro via Parigi. «Tutto previsto» , garantisce la socie tà. Si era sparsa la voce di un altro aereo perso, il San Paolo-Roma delle 7.25 del mat tino, ma pare che Adriano avesse prenotato il viaggio del giorno precedente, con arrivo alle 14.40. Il problema vero è stato il volo: molto turbolento, non gli ha permesso di dormire. Ma è acqua passata. Con Adriano non c’era il figlio, per il quale il giocatore ha comunque risolto le questioni burocratiche con l’ex compagna, e nemmeno la madre. Solo un cugino, Rafael, cui è stato affidato il compito di portare una voluminosa valigia. Il resto della famiglia si trasferirà a Roma una volta che Adriano avrà trovato casa.

L’ASPETTO -Non ha ancora l’occhio della ti­gre, anzi era piuttosto as­sonnato per il lungo viag­gio, ma la ti­gre ce l’ave­va addosso, aggressiva, disegnata su una magliet­ta bianca. Barba incolta, occhiali scuri, jeans da rapper, un bel doppio mento che svela i chili di troppo, Adriano è stato scortato ve­locemente da tre guardie del corpo (!) fino all’uscita. Poi, a bordo di una Jaguar nera guidata dal Salvatore Scaglia, si è trasferito in quella che sarà la sua casa­bottega: il centro sportivo Fulvio Bernardi­ni di Trigoria. Nel breve tragitto tra l’area arrivi dell’aeroporto e l’auto che lo aspetta­va, è stato incitato con vigore da una cin­quantina di tifosi.«Sfonda tutte le porte» era lo slogan più utilizzato, inneggiante al suo piede sinistro esplosivo, insieme con il coro che la gente romanista ha già assimilato dal popolo interista sulle note di “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri.

CI CREDO -Nonostante il pressing della sicu­rezza, chissà perché così rigida ed energica, Adriano è riuscito a scambiare qualche pa­rolacon i giornalisti.«Sono un po’ stanco­ - ha ammesso -ma anche molto contento di essere qui. Ho voglia di mettermi al lavoro per aiutare la Roma. Già mi sono allenato in Brasile per perdere un po’ di peso. Adesso devo stare tranquillo e mettere la testa a po­sto ». L’ha detto proprio lui. E ancora:«Spe­ro di non deludere nessuno, ce la metterò tutta. La Roma può aiutarmi a tornare quel­lo che ero. E anche a tornare nella naziona­le brasiliana. Sono dispiaciuto per l’elimi­nazione della squadra dal Mondiale. Sono dispiaciuto perché giocavano tanti miei amici e perché so quanto il Paese tenesse a vincere la coppa. Sarà per la prossima vol­ta, con un nuovo Brasile». Ma per il Mondia­le da giocare in casa c’è tempo: quattro an­ni. La Roma invece ha fretta. Può vincere loscudetto con Adriano?«Sicuramente, sicura­mente ». E queste più che parole, sono musi­ca per i tifosi.

L’IMPATTO -Adriano è entrato per la prima volta a Trigoria verso le 15.20. Ha incontra­to i dirigenti e il collega Fabio Simplicio, che ha lavorato in palestra e in campo sia di mat­tina che di pomeriggio insieme con il giova­ne Pena, ma non ha ancora comin­ciato la preparazione atletica. Meglio un lun­go sonno per smaltire il jet lag. Si allenerà da oggi fino a sabato. E nel frattempo visiterà alcune case: forse andrà ad abitare in una villa nella zona di Casalpalocco-Axa, dove vivono anche gli altri brasiliani Juan e Do­ni. Ma in questi giorni dormirà sempre nel­la foresteria di Trigoria, in una stanza singo­la. Aspettando il raduno della squadra di lu­nedì prossimo e la partenza per il ritiro di Riscone di Brunico.