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IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - MANCANO solo Julio Baptista e Nicolas Burdisso. Ovviamente per motivi diversi. Uno dolce, visto che è in luna di miele alle Maldive, e uno amaro, visto che si trova a Philadelphia nel ritiro dellInter. Per il resto, da quel 16 maggio impossibile per tutti da dimenticare, la Roma si ritroverà oggi. A Trigoria, infatti, i reduci dal Mondiale (Doni, Juan e De Rossi) si aggregheranno ai compagni, di rientro dopo i due giorni di riposo concessi da Ranieri al termine del ritiro di Riscone
A Trigoria, infatti, i reduci dal Mondiale (Doni, Juan e De Rossi) si aggregheranno ai compagni, di rientro dopo i due giorni di riposo concessi da Ranieri al termine del ritiro di Riscone. Lappuntamento per tutti è alle 9.30 a Trigoria, alle 10 ci sarà lallenamento, e alle 14 è prevista la partenza
per Parigi. Sono state 48 ore di riposo per i giocatori giallorossi. Dedicati al relax e alla famiglia. Totti, ad esempio, è andato a Sabaudia, dove ad aspettarlo cerano la moglie Ilary e i figli Cristian e Chanel. I piccoli Totti, appena hanno visto il padre, sono impazziti di gioia e lhanno subito trascinato in spiaggia a giocare. Francesco, ovviamente, li ha riempiti di attenzioni e si è divertito con loro tra spiaggia e onde. Per il resto, tanto riposo, perché le due settimane di allenamenti sono state intense per tutti. Chi lha visto, sul litorale, racconta di un Totti in grande forma, sorridente e disponibile, preso dassalto dai turisti e dai romani in vacanza. A Trigoria oggi ritroverà Daniele De Rossi. I due si sono sentiti durante le ferie ed entrambi non vedono lora di ripartire per dare la caccia a quello scudetto che, insieme, non hanno mai vinto. Con loro, come detto, anche Juan e Doni che però non partiranno per Parigi. Così come Pigliacelli, Pit, Scardina e Pizarro, alle prese con il problema al ginocchio. Salirà sicuramente sullaereo Adriano, che ha recuperato dallaffaticamento muscolare che laveva un po frenato negli ultimi giorni di ritiro. Per il resto tutti abili e arruolati. Per Parigi, certo. Ma anche per una stagione che i giocatori aspettano con ansia. È stato detto e scritto tanto, in questi giorni. Un gruppo che è al vertice da parecchi anni merita il grande successo. Merita di piangere ancora, ma stavolta di gioia. Come si sono detti, senza parlare, tutti i giocatori nello spogliatoio del Bentegodi il 16 maggio. Quando lennesimo sogno era svanito. Da quegli sguardi si riparte. Oggi di nuovo tutti insieme. Fino al 22 maggio. Perché «uno scudetto maledetto» deve essere cucito sulle loro maglie.